15-03-2021 ore 14:55 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Ottantenni inviati a 180 km per il vaccino anti Covid: 'Aria spa e regione scandalosi'

Anche stamattina sono arrivate numerose segnalazioni di cittadini cremaschi che si sono visti recapitare un Sms da regione Lombardia che per ricevere la somministrazione del vaccino antiCovid sono stati inviati a Casalmaggiore. Da Crema, Bagnolo Cremasco, persino da Rivolta d’Adda. Stiamo parlando di uomini e donne tra gli 80 ed i 90 anni, costretti a farsi tra i 150 e i 200 chilometri andata e ritorno, a restare in ballo mezza giornata, col necessario supporto di famigliari spesso già alle prese col problema dei figli in didattica a distanza oppure con scuole dell’infanzia e asili chiusi.

 

Riprogrammare gli accessi

Sulla vicenda è intervenuta anche il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi: “Stiamo ovviamente segnalando la situazione ad Ats Val Padana, che si è immediatamente rivolta alla regione per dire che così il sistema proprio non va!. Alle 11.15 l’Ats ha chiesto al sistema regionale Aria, responsabile delle assegnazioni, di potere avere l’elenco degli Sms mandati su Casalmaggiore per riprogrammare gli accessi sui presidi del territorio. Chiederemo conferma che ciò avvenga tempestivamente”.

 

Una vergogna”

Nei giorni scorsi persino Guido Bertolaso è intervenuto pubblicamente, definendola “una vergogna” e scusandosi pubblicamente per gli errori della piattaforma Aria spa. Il consulente regionale ha dovuto inviare la protezione civile ad assistere le centinaia di anziani affollati all’esterno degli ospedali per un errore nella programmazione degli appuntamenti. Da segnalare che le minoranze del consiglio regionale hanno chiesto di ricevere i documenti inerenti la piattaforma, con tanto di contratti e spese sostenute.

 

Fontana e soci inadeguati”

Duro anche il consigliere regionale Marco Degli Angeli (M5s): “Non solo ritardi e carenze, ma ora gli anziani devo compiere un viaggio di 200 km per potersi vaccinare. Il modello del centrodestra lombardo continua a dimostrare tutta la sua inadeguatezza. Disguidi e disservizi stanno tormentando gli anziani della nostra regione: non bastavano le lunghe attese, considerando che diversi over 80 hanno inoltrato la domanda un mese fa, ma non sono stati ancora convocati. Non bastava nemmeno che alcuni anziani abbiano ricevuto due messaggi con due appuntamenti diversi. Fontana e soci facciano qualcosa di concreto, magari seguendo l’esempio di altre regioni come la Toscana, il cui piano vaccinale non solo è già più avanti, ma soprattutto non è pieno di buche o di propaganda. Aria non funziona, la giunta cambia idea ogni due giorni e la Lombardia è sempre più in ritardo nella campagna vaccinale. Siamo preoccupati”.

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