15-02-2023 ore 18:18 | Politica - Dall'italia
di Andrea Galvani

Regionali 2023. Marco Degli Angeli, M5s: “piazze vuote, urne vuote. Disagio in continua crescita”

“Queste elezioni regionali si possono riassumere con la frase “piazze vuote, urne vuote”. Per Marco Degli Angeli, consigliere regionale uscente del Movimento 5 stelle, visto che “il 60 per cento dei lombardi è stato a casa, è evidente che questi cittadini non sanno più come esprimere il proprio disagio. La maggior parte degli aventi diritto ha di fatto ritenuto le proposte messe sul tavolo dalle diverse fazioni. Il dato è preoccupante: di questo passo si andrà sempre più verso un sistema oligarchico, dove ad andare a votare saranno solo gli iscritti ed i dipendenti dei partiti, gli addetti ai lavori, chi è nominato dalla politica in partecipate e controllate, oltre a chi vive di prebende e vantaggi derivanti dalla frequentazione dei piani alti”.

L’inerzia della politica

“Tra pochi giorni partirà una nuova legislatura e rispetto a cinque anni fa i problemi sono ancora peggiori” spiega l’esponente cremasco dei Cinque stelle: “oltre che del post pandemia, della crisi energetica e della crisi internazionale, risentono dell’inerzia di una classe dirigente più concentrata a gestire le dinamiche ed i problemi interni invece di risolvere i problemi dei cittadini. Dubito che in questa nuova consiliatura si troveranno più risorse regionali da dedicare alla Sanità pubblica. Al contrario continuerà sicuramente il balletto delle nomine politiche nei ruoli dirigenziali”.
 

Accordo di facciata”
“La debolezza della proposta che arrivava dalle forze d’opposizione alle forze di centrodestra era sotto gli occhi di tutti, perché frutto di un accordo di facciata e convenienza e non di un vero percorso di condivisione di un programma politico e di coinvolgimento civico. Sono stato molto critico anche nei confronti del mio movimento che ha scelto di allearsi con chi, fino a pochi giorni prima, lavorava per una candidatura di Cottarelli e sosteneva l’agenda Draghi; nomi e programmi sicuramente non compatibili con gli obiettivi di cambiamento e di rottura che si era prefissato il M5S. Questo è il motivo principale che ha spinto me e la gran parte degli attivisti della nostra provincia a non essere parte attiva di questa tornata elettorale e che mi ha convinto a non ripresentare la mia ricandidatura”.
 

Le infrastrutture

Il prossimo futuro non lascia ben sperare per il Cremasco e per la provincia di Cremona: “Dal punto di vista del nostro territorio non riesco ad immaginare un quinquennio molto diverso da quello appena trascorso. Non credo che ci saranno progetti per infrastrutture veramente sostenibili e utili. Temo che attenderemo ancora per anni il completamento del raddoppio completo della Paullese, del ponte di Spino, della metro a Paullo e di linee ferroviarie funzionanti. Mentre si parlerà molto di autostrada Cremona-Mantova e del nuovo ospedale di Cremona. Nel frattempo attenderemo di conoscere il destino del nostro ospedale di Crema e di tutta la sanità del territorio, in attesa delle case di comunità (3 e non 2) che spettano al cremasco per legge e per necessità”.
 

Inceneritori e biogas

Per Degli Angeli “continuerà ad esserci poca attenzione nei confronti di una vera economia circolare che porti alla dismissione degli inceneritori più vetusti e inquinanti e temo non ci saranno piani energetici basati su fonti veramente rinnovabili. Bensì continueranno gli investimenti su impianti a biogas che nasceranno come funghi sul nostro territorio senza pianificazione e senza considerare impatti cumulativi dal punto di vista ambientale e sanitario. Non credo che si sarà un cambio di marcia nemmeno in merito al settore intensivo del nostro comparto agricolo e zootecnico sostenendo e ci muoverà con troppa lentezza gli verso modelli più sostenibili”. La campagna elettorale ha trascurato questi temi, “come non ha discusso del fatto che nei prossimi 10 anni, il territorio a nord di Crema, nella zona tra Sergnano e Ricengo, sarà trivellato per l'implementazione di 38 nuovi pozzi per le attività di stoccaggio di gas, un contraddizione rispetto agli obiettivi di riduzione delle fonti fossili. Spero che questa questione, come le altre sopra elencata, venga posta al centro dell'attenzione dei nostri tre rappresentanti in regione. Buon lavoro”.

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