15-02-2020 ore 16:00 | Politica - Dal cremasco
di Claudia Cerioli

Gestione dei servizi nel territorio. Il punto col sindaco Paolo Aiolfi di Bagnolo Cremasco

Qual è lo stato dell’arte delle piccole e medie realtà del Cremasco? Quali sono i punti di forza o le criticità nella gestione dei servizi (sociali, di sicurezza come la Polizia Locale o i segretari comunali) e negli equilibri di bilancio che le amministrazioni comunali devono affrontare quotidianamente. Quali sono le possibili soluzioni. Lo stiamo chiedendo ai sindaci.

 

Blocco sull’utilizzo degli avanzi”

Oggi abbiamo incontrato il sindaco di Bagnolo Cremasco, un Comune che sfiora i 5 mila abitanti. Come spiega Paolo Aiolfi “seppur breve, sono sindaco da otto mesi, l’esperienza amministrativa è parsa da subito in salita. Le ristrettezze economiche, causate principalmente dalla crisi edilizia che ha creato una notevole diminuzione delle entrate nelle casse comunali e le decisioni dei governi circa i blocchi sull’utilizzo degli avanzi ha certamente penalizzato i Comuni in generale ed in particolare i piccoli comuni. Per erogare i servizi nel sociale abbiamo riattivato il Subambito di Bagnolo (dormiente da 5 anni). Ritengo soddisfacente, compatibilmente con i tempi degli Enti locali, la risposta politica ed il supporto di Comunità Sociale Cremasca per la parte operativa. Il tasto dolente riguarda le opere pubbliche e le manutenzioni. Le risorse sono assolutamente insufficienti e si deve quindi operare per priorità”.

 

Le aggregazioni

“Aggregare i Comuni, specialmente quelli sotto i 1000 abitanti, a mio personale giudizio potrebbe essere un vantaggio, anche se è necessario considerare l’omogeneità dei problemi e del territorio. Ad oggi alcuni servizi sono già convenzionati tra comuni limitrofi: ad esempio pubblica sicurezza, Suap, segretario comunale. Se non ci fossero problemi di insufficienza di personale, si potrebbe pensare anche alla ragioneria. Certamente i servizi che impegnano maggiormente sono quelli relativi alla manutenzione e pulizia di strade e giardini pubblici. Il personale è assolutamente insufficiente”.

 

Il volontariato

“Lo stesso discorso vale per i servizi sociali, che reggono grazie ai volontari. I Comuni che hanno la fortuna di avere un gruppo di volontari generosi e disponibili sono fortunati e grazie a queste splendide persone riescono a sopperire a molti servizi. Senza di loro molte esigenze rimarrebbero senza risposta. Per i pochi mesi di mandato che mi hanno visto coinvolto, ho visto un grande spirito di solidarietà tra sindaci, pur di aree politiche diverse, attraverso l’area omogenea cremasca, sono convinto che la linea da seguire sia proprio questa”.

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