15-01-2020 ore 19:20 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

'Calano gli incassi derivanti dalle sanzioni'. Per Beretta 'è indice che qualcosa non va'

A fine mese (probabilmente nelle sedute del 27 e 30 gennaio) il consiglio comunale di Crema discuterà il bilancio di previsione 2020. Secondo Simone Beretta, consigliere d’opposizione di Forza Italia, “la prima cosa da vedere sono le poste messe a pareggio di bilancio”. In quest’ottica “sono parte preponderante per il pareggio di bilancio gli incassi derivanti dall’autovelox sulla tangenziale e le multe, non solo quelle per violazione del Codice della strada. Dati alla mano gli incassi diminuiscono, coprendo di poco il costo del personale. Quindi per quale motivo invece il Comune sta procedendo all’assunzione di altri vigili? Delle due l’una: o la città è divenuta virtuosa, o c’è qualcosa che non va”.

 

Il dettaglio delle sanzioni

Nel 2017, con un organico di 24 vigili e tre ausiliari il Comune ha incassato 1.756.000 euro (1.098.000 dall’attività sanzionatoria nel corso dell’anno e 658.000 dalle sanzioni emesse negli anni precedenti), ovvero 115 euro di multe giornaliere per ogni addetto. Nel 2018 con 27 vigili e tre ausiliari si è scesi di 358 mila euro (740.000 dalle sanzioni, non solo quelle riguardanti la violazione del Codice della strada e 511.000 mila euro come incasso dagli anni precedenti); complessivamente 1.259.000 per un valore di 68 euro al giorno per ogni addetto, saliti a 71 euro al giorno nel 2019, frutto delle sanzioni di 24 vigili più due ausiliari: 981 mila euro complessivi (677.000 dalle sanzioni, 304 dagli anni precedenti). Vediamo i dati dell’autovelox: nel 2017 sanzioni per 3.074.354 euro (949.000 alla Provincia di Cremona, gestore della strada, 2.125.354 euro al Comune di Crema), scesi a 2.615.000 euro nel 2018 (818.000 alla Provincia, 1.797.000 al Comune), fino a 2.057.000 euro 2019 (732.000 alla Provincia, 1.325.00 al Comune).

 

Un recupero del 27 per cento

Beretta si dice “preoccupato che da troppi anni si pareggi il bilancio con entrate una tantum, tra le quali la prima voce è quella derivante dalle multe. A giugno 2019 il Comune era riuscito a recuperare il 27 per cento delle sanzioni complessive comminate, non solo quelli riguardanti il codice della strada. Un dato che deve far riflettere. Nel caso non potessimo contare sulle entrate dell’autovelox, oggi avremmo qualcosa come 3 milioni di euro in meno in parte corrente: lascia immaginare quale riduzione di costi dovremmo affrontare”. La partita è ampia e riguarda non solo l’evasione ma anche la ‘capacità di riscossione dell’Ente comunale’, al quale abbiamo già dedicato un ampio servizio nei giorni scorsi. Dal canto suo, il consigliere Beretta ha già annunciato approfondimenti, con la richiesta di dati risalenti al 2014, “per capire la profondità della questione”.

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