14-07-2014 ore 17:42 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Riforma sanitaria lombarda, il progetto del Partito Democratico: “creare un sistema socio sanitario regionale in stretta sinergia territoriale”

“Abolire la separazione tra sistema sanitario e sociale per creare una sinergia virtuosa tra la rete sanitaria regionale ed i servizi territoriali di assistenza e cura”. Secondo Carlo Borghetti, Alessandro Alfieri, Luca Gaffuri ed Agostino Alloni, che nella sala Polenghi dell’ospedale di Crema ha da poco presentato il progetto di riforma della sanità lombarda, “l’attuale sistema non garantisce la continuità della cura e non è garantita l’integrazione fra le diverse tipologie di assistenza”.

 

Sistema socio sanitario

“Col nuovo sistema sanitario – hanno spiegato – il paziente avrà invece un unico punto di accesso a cure e servizi assistenziali”. Per prima cosa il sistema sanitario regionale (SSR) diventa un sistema socio sanitario regionale (SSSR) che fa capo ad un unico assessorato che include Sanità e Welfare”.

 

Le tre agenzie

Per garantire uniformità e adeguatezza d’intervento, l’intero sistema verrà supportato da tre agenzie: l’agenzia regionale per la programmazione, l’accreditamento, l’acquisto ed il controllo delle prestazioni, l’agenzia regionale per l’innovazione, la ricerca e il governo clinico, l’agenzia regionale per l’emergenza e l’urgenza, (AREU), che gestisce il 118.

 

Ospedali

In programma “una revisione radicale della rete ospedaliera, con presidi di comunità, ospedali di territorio e ospedali di riferimento gestiti direttamente dalle nuove Asl con un accordo forte col territorio”. Entro questo sistema, “nodo fondamentale saranno i presidi di comunità, luoghi di integrazione sanitaria con posti letto per riabilitazioni oppure per seguire i pazienti al termine di un evento acuto e non ancora in grado di tornare a casa, ma anche in cui trovare medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.

 

Continuità di cura

“Prendendo atto del fallimento del modello formigoniano – hanno aggiunto gli esponenti del Pd - con il presidio ospedaliero separato dal territorio, vogliamo costruire un sistema socio sanitario lombardo in cui riavvicinare medici, specialisti e pediatri di libera scelta. Al centro di tutto, al centro di ogni scelta va messa la continuità della cura del paziente. Gli Enti locali non possono essere mantenuti ai margini: devono quindi essere introdotti i Piani socio sanitari locali in cui sindaci e amministratori possano fornire un loro potere vincolante”.

 

Ticket in base al reddito

Chiesti maggiori controlli per evitare i recenti scandali, l’ipotesi di riforma propone l’istituzione di ticket in base al reddito: chi ha di più deve pagare, chi ha di meno paga meno, chi non ha nulla non deve pagare. Secondo Carlo Borghetti, mantenendo come riferimento il ticket di 66 euro, gli studi confermano la possibilità di non far pagare il ticket sotto il i 30 mila euro di reddito: “a questo punto, su questa partita deve intervenire il governo”.

 

Direttori generali

Necessaria anche la revisione delle modalità di scelta dei direttori generali delle nuove Asl e delle aziende ospedaliere, in base a merito, esperienza e competenze; alla politica verrà offerta una rosa di nomi molto ristretta, predisposta da una commissione esterna al governo ed alla regione. “Solo tra i migliori- hanno spiegato gli esponenti del Pd - la politica potrà scegliere la funzione di direttore dell’azienda ospedaliera o dell’azienda territoriale”.

 

Altissima intensità di cura e specializzazione

In un prossimo futuro potremmo quindi avere “ospedali ad altissima intensità di cura ed altissima specializzazione”. Saranno le uniche aziende ospedaliere rimaste sul territorio della regione Lombardia, non saranno più di 7 o 8 in tutto. Gli istituti di ricerca vanno rilanciati ma dovranno lavorare intensamente in rete, unire le forze per divenire più forti e migliorare ulteriormente la qualità dei servizi offerti.
 

Il piano territoriale 

Le Asl come le conosciamo spariranno – o almeno questo è il progetto di legge del PD – e diventeranno aziende socio sanitarie territoriali. Avranno un piano territoriale in stretto raccordo coi piani sociali che i Comuni redigono anno fanno, fornendo più continuità alla cura per quei cittadini che oggi sono invece lasciati da soli nel un momento in cui hanno più bisogno.

 

L'incontro alla Festa dell'Unità 

Dopo gli incontri nel territorio verrà discusso il progetto di legge, entro la fine di settembre. All’inizio di settembre, esattamente lunedì 1 settembre, alla Festa dell’Unità di Ombrianello, a Crema, si terrà un confronto pubblico con l’assessore Mario Mantovani sul tema della riforma sanitaria.

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