14-05-2025 ore 12:23 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

'‘Sicurezza significa libertà, giustizia sociale, ascolto delle fragilità, rispetto delle diversità’'

“Crema è una città dall’elevata qualità della vita e noi cremaschi siamo giustamente gelosi di questa dimensione”. Così Fabio Bergamaschi ha introdotto il proprio intervento durante il consiglio comunale di lunedì sera. All’ordine del giorno un solo punto: l’approvazione del regolamento di sicurezza urbana e convivenza civile. “Pur nelle trasformazioni delle nostre società, nell’allentamento di diverse attenzioni sociali ed individuali al rispetto degli altri e della cosa pubblica, manteniamo standard elevati rispetto al contesto di riferimento”.

 

Benessere socioeconomico

Secondo Bergamaschi “è frutto primariamente di una generale condizione di benessere socioeconomico, di una spiccata sensibilità all’inclusione sociale delle persone svantaggiate, di politiche educative e culturali". Si tratta di "ingredienti" di un "contesto sociale sano e robusto che previene l’illegalità". Concorre "un’attenzione alla sicurezza", intesa come "dimensione che interviene a correggere le situazioni laddove il retroterra socioculturale non si dimostra sufficiente”.

 

Politiche di sicurezza

Il sindaco ha rivendicato “passi significativi per rafforzare le politiche di sicurezza”: dall’ampliamento degli impianti di videosorveglianza al rafforzamento dell’organico della polizia locale, dall’estensione dei servizi serali di presidio della città”. In sintonia con la Prefettura di Cremona, Crema ha adottato “i nuovi strumenti normativi e regolamentari”. Il punto di partenza non cambia: "la sicurezza compete a Ministero dell’Interno, Prefetture e forze dell'ordine", anche se il sindaco ha il compito di "agire nel proprio ambito di competenza per mettere a disposizione i migliori strumenti e le migliori condizioni per operare a tutela dei concittadini”.

 

Convivenza civile

Dopo la sottoscrizione del Patto per la sicurezza, “documento di indirizzo più ampio”, il comune di Crema ha “aggiornato il regolamento comunale di polizia urbana”, definito strumento “più puntuale, utile nell’azione di contrasto al degrado urbano e volto a presidiare la migliore convivenza civile, il decoro, la corretta fruibilità degli spazi pubblici e dei beni comuni". Per il sindaco è "come se fosse una sorta di regolamento condominiale della città”. Il regolamento di Crema era “estremamente datato”, risalente al 1962. Le commissioni consiliari Sicurezza, Statuto e Regolamenti hanno svolto “un lavoro paziente”, consentendo di arrivare all’approvazione unanime in consiglio comunale. Un regolamento “moderno ed aggiornato". A livello politico si tratta di un "atto rilevante, perché in altri comuni ci sono stati distinguo e voti differenti". Il consiglio comunale "ha raccolto l’invito a lavorare insieme, trovando una posizione comune, non scontata. Quando si scrivono le regole del gioco della convivenza civile è molto importante raggiungere questo tipo di sintonia”.

 

Tutela rafforzata

Disturbo della quiete, presidio della pulizia ed igiene pubblica sono alcuni degli ambiti della “vivibilità cittadina” normati dal regolamento. “Particolare attenzione riveste il Daspo urbano, ovvero il provvedimento di allontanamento da determinati luoghi cittadini a tutela rafforzata. Si aggiunge alla sanzione pecuniaria nel caso di condotte moleste". I luoghi sono molti: scuole, chiese, monumenti, impianti sportivi, presidi sanitari, parchi, parcheggi, aree produttive. Ciò che conta, ha aggiunto Bergamaschi, "non sono per fortuna molte le fattispecie concrete in città che meritano questo tipo di attenzione da parte delle forze dell’ordine". È indubbio che il Daspo possa "risultare uno strumento utile per rinforzare i poteri di contrasto a forme radicate di molestia e disturbo della quiete pubblica”. L’amministrazione proseguirà “con convinzione nell’ampio lavoro di prevenzione, inclusione sociale, educazione alla legalità nel suo complesso. Per noi – ha concluso il sindaco - sicurezza significa libertà di vivere serenamente lo spazio pubblico, per tutti, quindi presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine e repressione delle condotte illecite". Significa anche "giustizia sociale, ascolto delle fragilità, rispetto delle diversità". Il regolamento è frutto di "un approccio equilibrato", che punta sulla "responsabilizzazione dei cittadini" e sulla "centralità dell’educazione alla legalità e alla convivenza. Crema è Crema anche per questo”.