14-04-2016 ore 17:45 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Emendamenti al bilancio. Bocciato a larga maggioranza il bonus bebè

Cinque gli emendamenti al bilancio 2016 presentati dalla minoranza. In particolare il primo, promosso da Alberto Torazzi, Lega Nord, prevede l'istituzione di un bando di 50 mila euro per il bonus bebè ai nati nel 2016 “con almeno un genitore di cittadinanza italiana”. Il capogruppo di Forza Italia, Simone Beretta, s'è detto “favorevole per la preoccupazione che ho per un Paese che sta brutalmente invecchiando. Chi pensa di ringiovanirlo con i profughi è in errore”, come Laura Zanibelli, Ncd, secondo la quale “è necessario sostenere le famiglie anche con un contributo economico”. Contrario Pietro Mombelli, Pd, “perché il contributo dovrebbe essere in base alle fasce di reddito” e “non è possibile pensare di togliere risorse – già esigue - alla cultura”, contando sul fatto che “nella nostra società del benessere, evidentemente i bambini sono visti come un impedimento. Per questo ritengo necessario investire maggiormente nella cultura”.

 

I 17 euro e la discriminazione

Contrario anche Renato Stanghellini, Rifondazione, secondo il quale i proponenti sono “falsi moralisti, cosa significa dare soldi solo ai bambini italiani? Lo boccio per questo vostro modo razzista di pensare ai bambini”. Paolo Valdameri, Pd, ricorda che “nel 2014 sono nati 236 bambini”, quindi col fondo voluto da Torazzi, “significherebbe dare alle famiglie dei nuovi nati, 17 euro al mese: accidenti, un grande contributo!” Contrario anche Sebastiano Guerini, Patto civico, che boccia l'emendamento per i capitoli dai quali recuperare fondi: “è umiliante pensare di tagliare la cultura e il fund raiser; non è sopportabile la palese discriminazione nei confronti dei bambini”.

 

Dimissioni in bianco

“In Lombardia, nonostante il bonus bebè regionale, le coppie senza figli sono aumentate e il 2015 per l'Italia è stato un anno a crescita zero”. Per Teresa Caso, Pd “sono dati preoccupanti e problemi seri che non possono essere risolti con la retorica”, soprattutto visto che “il centrodestra ha voluto le dimissioni in bianco per le donne”.

 

La mail

Alle 19.07, a consiglio in corso, alle redazioni arriva una mail inviata dalla capogruppo del Nuovo centro destra, firmata da tutti i consiglieri di minoranza: “Questa è l'amministrazione che governa la città. Durante la discussione in merito all'emendamento numero 1 a favore del bonus bebè, la minoranza che ha presentato l'emendamento chiede 5 minuti di sospensione lavori per accogliere modifiche da parte della maggioranza. La minoranza è disponibile a togliere il riferimento ai figli dei cittadini solo italiani, è disponibile ad aumentare la cifra o l'età di riferimento, persino a modificare le poste da cui prelevare i soldi a bilancio. Queste infatti le limitazioni apparse in prima battuta. L'apertura della minoranza viene rigettata dalla maggioranza! Nessuna apertura a riprova che le dichiarazioni fatte erano solo pretestuose, non collaborative, pregiudiziali”. Per la cronaca, al voto l'emendamento è stato bocciato a maggioranza con 14 voti contrari, 5 favorevoli e l'astensione dei due consiglieri del Movimento 5 Stelle.

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