14-03-2023 ore 11:08 | Politica - Soncino
di Claudia Cerioli

Soncino. Ufficio postale chiuso fino al 15 giugno. Il sindaco: 'si trovino soluzioni alternative'

Ad inizio marzo, precisamente sabato 4, Poste italiane aveva comunicato la chiusura dell’ufficio si Soncino, fino al 15 giugno, per lavori di riqualificazione. “Le pensioni - era stato detto - e la corrispondenza in giacenza saranno disponibili nell’ufficio di Gallignano, in via Fiorano 17”. Il sindaco Gabriele Gallina si era subito opposto alla decisione: “prima di chiudere - aveva dichiarato - avrebbero dovuto trovare soluzioni alternative”. Gallina ha così deciso di inviare direttamente una lettera a Poste italiane a seguito delle “numerose lamentele dei nostri concittadini, riguardo le modalità utilizzate e il conseguente disservizio”. 

 

Difficoltà per gli anziani

“Se è sicuramente condivisibile la scelta di riqualificare l’ufficio postale di Soncino, non ci trova assolutamente d’accordo l’interruzione totale del servizio nel capoluogo. Si ritiene infatti che Poste Italiane per realizzare il proprio progetto avrebbe dovuto mettere in atto una diversa organizzazione e garantire comunque il servizio ai cittadini senza costringere gli stessi (peraltro con un preavviso di soli tre giorni) a doversi recare in un ufficio postale posto a cinque km dall’attuale sede. E basta pensare alle persone anziane che si recano mensilmente all’ufficio postale per il ritiro della pensione, per non dover aggiungere altra motivazione”.

 

‘Individuare uffici temporanei sostitutivi’

“Soluzioni diverse - prosegue il sindaco - rispetto a quella adottata erano sicuramente possibili: avreste potuto, ad esempio, individuare uffici temporanei sostitutivi con tutte le idonee garanzie di sicurezza necessarie per svolgere le Vostre attività (che peraltro erano anche disponibili nel capoluogo), oppure posizionare nell’area esterna all’ufficio vostri container debitamente allestiti per offrire il servizio, come già avvenuto in altre realtà. Sarebbe anche bastato, invece che interromperlo completamente, fornire il servizio almeno alcuni giorni alla settimana. La situazione venutasi a creare non è accettabile e vi chiediamo nell’immediatezza di porvi rimedio trovando soluzioni alternative, anche come quelle sopra suggerite, per poter garantire il servizio nel capoluogo. Inoltre, dato il carattere “pubblico” del servizio, ci riserviamo di valutare eventuali azioni nelle sedi opportune a tutela dei nostri concittadini”.

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