14-03-2020 ore 12:25 | Politica - Crema
di Rebecca Ronchi

Ospedali. ‘Mancano personale e macchinari. Basta annunci: la Regione rimedi subito’

“Gli ospedali della nostra provincia sono messi a dura prova. La situazione è drammatica. Crema, Cremona e Casalmaggiore denunciano da molti giorni difficoltà nel reperire nuovo personale medico ed infermieristico e la carenza di strumentazioni fondamentali per gestire i casi più gravi”. Secondo il consigliere regionale Marco Degli Angeli “questa condizione di continuo affanno, nonostante i sacrifici ed i turni interminabili dei nostri medici e personale sanitario, ci deve far riflettere sulla necessità, ormai non più rinviabile, che Regione Lombardia pretenda in modo più esplicito e forte il coinvolgimento del sistema privato”.

 

Strutture sanitarie private

“Alcune strutture stanno già collaborando, ma altre, che hanno macchinari per la ventilazione inutilizzati o personale a disposizione dovrebbero essere "invitati" con più forza a fare la loro parte. Allo stesso modo Fontana dovrebbe chiedere aiuto al Governo centrale, senza sentirsi, per questo, superato nelle sue prerogative e responsabilità. È necessario lavorare tutti insieme, oggi più che mai. I giochetti comunicativi dei governatori, assessori e capitani (ex?), hanno onestamente stancato e stridono con l'atteggiamento responsabile e di collaborazione tenuto in queste settimane dalle forze d'opposizione in Regione”.

 

Tutto aperto, tutto chiuso”

“Abbiamo assistito al cabaret, dal "tutto aperto", "tutto chiuso", "quasi tutto chiuso". Anche la polemica creata artatamente con la protezione civile per i 400 posti di terapia intensiva a Milano Fiera, non è quello di cui abbiamo bisogno. Agli annunci ed ai continui dietrofront della macchina da propaganda leghista, che non si coordinava tra Giunta Lombarda e Salvini. Ora davvero basta. Non è un gioco, e non è il momento della propanganda. In questo momento non serve essere i primi della classe, ma è necessario trovare i modi e gli strumenti organizzativi migliori per riuscire a superare insieme il momento di crisi. L’intervento di medici e infermieri militari non deve essere visto come una sconfitta, ma un atto dovuto di responsabilità”.

 

I cinque quesiti

“Da queste considerazioni nascono 5 domande, che vorrei, in base alle competenze, porre ai Direttori Generali delle Asst di Crema e Cremona e alla Giunta Lombarda per condividere una riflessione preoccupata che cerca risposte. 1) Fino a quando dovremo attendere nuovi rinforzi per i nostri ospedali, considerato che gli attuali non sono sufficienti? Qualora non si trovassero medici per gli ospedali di Crema, Cremona e Casalmaggiore cosa farà la nostra Regione? Verrà richiesto personale militare a supporto? 2) Considerata, la "specializzazione" Covid19 degli ospedali della nostra provincia, i sistemi di ossigenazione riusciranno a supportare la crescente richiesta d'ossigeno per trattare un maggior numero di casi in contemporanea? Oltre alla questione dell'approvvigionamento di ossigeno, che mi auguro sia già stato preventivato, abbiamo sistemi affidabili, adatti e calibrati per l'erogazione a tutti i pazienti senza rischiare uno stallo dei macchinari per eccessivo stress da funzionamento ? Sono stati potenziati?”

 

Macchinari e sostegno

3) Per attrezzare un reparto di emergenza occorrono impianti, professionalità, tecnologie, supporti etc… Come si sta procedendo alla riconfigurazione dei reparti dei nostri presidi ospedalieri? Ci sono delibere condivise e concertate con gli operatori ed i responsabili sicurezza? 4) C'è grande carenza di macchinari per la ventilazione. Qualora non fosse possibile reperirli in tempi brevi, regione Lombardia ha intenzione di agire coattivamente? 5) Infine l'ultima domanda, forse la più scomoda. Considerata l'estensione della zona rossa a tutta la nazione, Regione Lombardia accetterebbe l'affiancamento del Governo alla gestione sanitaria regionale centralizzando la gestione e l'organizzazione del sistema di salute pubblica, senza vederlo come un affronto, ma come un responsabile e necessario atto di garanzia dei nostri cittadini?”

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