14-03-2018 ore 17:34 | Politica - Milano
di Andrea Galvani

Crema. Università, il futuro di informatica e la nascita di lauree con specificità territoriali

Università di via Bramante. Il futuro non è ancora stato scritto. Crema potrebbe perdere il dipartimento di informatica ma ottenere l’attivazione di lauree professionalizzanti in discipline e materie legate alle specificità territoriali, ovvero scienze e tecnologie della cosmesi, meccanica e meccatronica. In città dovrebbe rimanere “il laboratorio di ricerca operativa coordinato da Giovanni Righini”. La sua "matematica applicata ai processi produttivi" dovrebbe evolvere nell’ambito dell’alta formazione.

 

Le peculiarità produttive

Al riguardo, nei prossimi mesi verrà stilata “una proposta di laurea professionalizzante da sottoporre alla Statale. La base saranno le peculiarità produttive del territorio”. Questo l’esito del vertice di stamattina nella sede dell’università Statale di Milano. Incontro interlocutorio data la scadenza del mandato del rettore. La delegazione cremasca “ha rimarcato a più riprese di esigere il rispetto pieno della convenzione vigente, ritenendo inaccettabile un avvio dei corsi a Milano a partire dall'anno accademico 2018/2019”.

 

Alta formazione in ricerca operativa

“L'incontro non è stato risolutivo” ha commentato il sindaco Stefania Bonaldi: “nel rispetto delle relazioni che il Cremasco ha sempre tenuto con UniMi sarebbe un atto di arroganza se ad un mese dall’inizio delle iscrizioni la Statale decidesse di spostare i corsi a Milano”. Della vicenda sono stati interessati “gli esponenti politici di Regione e Parlamento”. A breve Acsu, l’associazione cremasca studi universitari potrebbe affiancare a Righini “una task force multidisciplinare per sviluppare un progetto di alta formazione sulla ricerca operativa, spendibile non solo localmente, trattandosi di una disciplina trasversale, applicabile a tutti i tipi di processo industriale e di sistema”.

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