14-02-2024 ore 08:48 | Politica - Dal cremasco
di Ilaria Bosi

Mobilità, sanità e formazione al centro del vertice tra area omogenea cremasca e sindacati

Presso la sede di Consorzio informatica e territorio, nell’area ex Olivetti, la giunta dell’area omogenea cremasca ha incontrato i sindacati che operano in provincia di Cremona. Secondo gli amministratori “l’incontro è stato molto cordiale e impostato sul dialogo e la collaborazione”. In apertura Gianni Rossoni ha sintetizzato la storia dell’organismo che presiede: iniziata nel 1962 con nascita del Consorzio intercomunale cremasco, attraverso varie tappe ha condotto all’assetto attuale: “Da una parte l’area omogenea rappresenta l’organismo politico dei sindaci e dall’altra Consorzio.it funge da braccio operativo”.

 

Coesione e futuro sviluppo

Rossoni è soffermato sui riferimenti legislativi che legittimano l’area omogena cremasca e ha sottolineato come sia uno strumento per rendere ancora più coesa la Provincia di Cremona. Il prossimo 24 febbraio è in programma un appuntamento di grande interesse al teatro san Domenico. L’obiettivo è dichiarato, a partire dal titolo: Un territorio più unito per una provincia più forte. Rossoni ha aggiunto che l’auspicio del Cremasco è la creazione delle altre due aree omogenee: la Casalasca e la Cremonese e ribadito “il ruolo importante svolto dalla provincia nel percorso che ha condotto alla costituzione di un organismo che rappresenta il futuro”.

 

Mobilità, sanità e formazione

In chiusura Rossoni ha elencato e approfondito le problematiche del territorio cremasco. In particolare, si è soffermato, su mobilità, sanità e formazione. I sindacati hanno apprezzato l’esposizione del presidente e fornito il loro contributo con osservazioni mirate e precise. Hanno invitato a proseguire il dialogo ed eventualmente a rafforzarlo. Oltre a Rossoni per l’Area omogenea erano presenti la vice sindaca di Crema, con delega al territorio, Cinzia Fontana e il sindaco di Casale Cremasco e Vidolasco, Antonio Grassi. Per i sindacati: Elena Curci, Maria Teresa Perin, Domenico Palmieri della Cgil, Dino Perboni, Luciano Gallardo, Patrizia Rancati della Cisl ed Amedeo Giuliani della Uil.

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