13-10-2021 ore 10:56 | Politica - Crema
di Sara Valle

Socialisti: 'l'astensionismo preoccupa. In Italia serve un polo liberal-democratico'

“Astensionismo e sfiducia nei confronti degli schieramenti in campo, ritenuti per nulla alternativi e rispondenti alle aspettative”. Questo in soldoni il bilancio della Comunità socialista cremasca rispetto ai risultati amministrativi del 3 e del 4 ottobre scorsi. Per Virginio Venturelli ed Alberto Gigliotti si tratta di “dati da considerare con preoccupazione: il centrodestra ha pagato elettoralmente l’inadeguatezza di alcune candidature a sindaco nelle città più importanti, mentre il centrosinistra ha perso di meno, sfruttando uno schema inapplicabile alle prossime consultazioni politiche. Pensare ad un “nuovo ulivo” privilegiando un'intesa con il Movimento 5 stelle, in piena crisi di identità piuttosto che ad una profonda razionalizzazione dell’assetto della coalizione, del profilo politico e progettuale del futuro centrosinistra, alternativo ad ogni tendenza sovranista e populista, francamente ci lascia sconcertati. Disconoscere i risultati ottenuti da Carlo Calenda a Roma, dalle liste civiche riformiste, ambientaliste e socialiste in ogni Comune, anziché cercare di valorizzali nel loro insieme lavorando per il superamento dei personalismi ancora esistenti, a noi pare un errore, tenuto conto delle leggi elettorali”.

 

Un polo liberal-democratico

La priorità per i socialisti è chiara: “diventa sempre più urgente ricomporre le forze presenti e procedere alla costituzione di un soggetto federativo liberal democratico, inclusivo dei principi del socialismo liberale, con un esplicito collegamento ai partiti europei di pari indirizzo”. Positiva in tal senso “la riscoperta e l’attualizzazione del pensiero politico di Carlo Rosselli, oggi più che mai di attualità, per la insita rivoluzione morale che propone, rispetto ai bisogni della nostra società. Tra le forze che si battono per le cause della libertà e del lavoro, l’aumento del mero indice del prodotto interno lordo ( Pil ), non può essere tollerato ulteriormente, quando avviene a danno dei lavoratori e dell’ambiente. La libera iniziativa e la ricerca di un equo profitto in una economia sociale più giusta possono e debbono concorrere al benessere generale, al miglioramento dei livelli qualitativi della vita dei lavoratori e dei cittadini in senso più ampio”.

 

La situazione a Crema

Quanto alle prossime elezioni amministrative in quel di Crema “la Comunità socialista cremasca, rinnova la propria soddisfazione per i passi in avanti compiuti insieme ad Azione, Italia Viva e Verdi, verso la costituzione di un lista riformista unitaria, un laboratorio anticipatore e coerente con quanto sopra auspicato in ambito nazionale, nell’interesse del centro sinistra della provincia di Cremona e non solo”.

738