13-07-2017 ore 12:38 | Politica - Crema
di Andrea Baruffi

Crema, referendum per l’autonomia. Fava: “trattare con il Governo e garantire servizi”

“Un momento importante per la storia della Lombardia. Ci permetterà di avere forza politica per rinegoziare il rapporto tra Governo e Regione e garantire maggiori servizi”. Così l’assessore lombardo all’agricoltura Gianni Fava ha presentato ieri sera a Crema il referendum consultivo per l’autonomia. Si svolgerà domenica 22 ottobre. L’incontro, organizzato nella sala santa Maria di porta Ripalta dall’associazione Terre di Lombardia, è stato introdotto dalla vice presidente Michela Bettinelli. Presenti i consiglieri regionali Federico Lena e Stefano Bruno Galli, autore del libro Interventi intraprendenti. Lombardismo, autonomismo, federalismo.

 

Cantone Cisalpino

“Il 27 aprile 1945 a Como – ha sottolineato Stefano Galli - era uscito il primo numero del settimanale federalista nazionale Il Cisalpino. Il progetto dei Cisalpini era creare un grande cantone, ovvero un’aggregazione macro regionale. A loro avviso lo Stato ha sempre considerato il nord come una monumentale vacca da mungere. Era necessario evitare la costruzione di un ordine politico basato sulle regioni poichè avrebbe sconfitto l’evoluzione federale. Il Cantone Cisalpino nel tempo è diventato la Padania”. Secondo il consigliere “il referendum consultivo serve per dare forza al Governatore nella trattativa con lo Stato. Dal 2001 nessuna regione virtuosa è riuscita a portare a termine il percorso. I limiti dei tentativi di Piemonte, Veneto e Toscana sono da ricercare nel metodo utilizzato”. Della medesima opinione l’assessore Gianni Fava: “chiedere maggiori risorse per la Lombardia è una questione di buon senso per garantire servizi, al di là del colore politico”.

 

Raddoppiare il bilancio

Secondo il consigliere Federico Lena “al governo di Regione Lombardia deve essere riconfermato Roberto Maroni per evitare che si areni l’iter per trattenere i 54 miliardi di euro di residuo fiscale. Quella del 22 ottobre sarà la prima consultazione regionale che si svolgerà anche con il voto elettronico”. Secondo il consigliere del carroccio “non si tratta di soldi sprecati, come molti ritengono. Le dotazioni tecnologiche, come ad esempio tablet e pc, resteranno in dotazione ai seggi, ma soprattutto la democrazia non ha un costo. Avendo a disposizione anche solo la metà del residuo fiscale sarà possibile raddoppiare il bilancio e garantire maggiori servizi”.

 

La questione cremasca

In chiusura una battuta sulle vicende locali. Le dimissioni del vice segretario e di cinque consiglieri del direttivo provinciale (qui il dettaglio), secondo Lena “è dettata da una diversità di opinioni e vedute. Il risultato elettorale registrato a Crema, con la riconferma di Stefania Bonaldi e del centrosinistra e la sconfitta di Zucchi al massimo può essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Personalmente rispetto le scelte compiute”. 

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