13-05-2021 ore 13:37 | Politica - Cremona
di Claudia Cerioli

Rsa: comitato parenti davanti alla procura. ‘Verità su come è stata gestita la pandemia’

Il comitato verità e giustizia per gli ospiti della Fondazione Benefattori Cremaschi, sarà presente con alcuni dei suoi rappresentanti ad un presidio davanti alla procura di Cremona, venerdì 14 maggio alle 10. Sarà occasione per sensibilizzare la popolazione cremonese, a circa un anno dell'apertura delle indagini, sulle troppe morti avvenute nelle Rsa della provincia, durante il periodo pandemico. Il gruppo è composto da parenti dei 140 deceduti, tra Marzo ed Aprile 2020 nelle strutture gestite dalla Fbc. L’obiettivo è “comprendere ciò che non ha funzionato, capire i motivi dei troppi decessi per dare dignità al sacrificio degli ospiti delle strutture”.

 

‘Mancanza di un piano d’azione

Il comitato vorrebbe capire come sia stata gestita veramente la pandemia. “Dire che si è fatto tutto il possibile per garantire le protezioni e le cure dei nostri parenti anziani è fondamentalmente sbagliato, o quantomeno se fosse veritiero, fa emergere un’inadeguatezza gestionale sbalorditiva. Emerge che ci sia stata, la mancanza di un vero e proprio coordinamento della gestione complessiva dell’emergenza, senza un piano di azione e programmazione, nessuna prevenzione, adottando provvedimenti tardivi. Lasciando, per quanto siamo venuti a conoscenza, preposti ed operatori delle strutture, nell’incertezza più assoluta su cosa fare e come farlo. A subirne il prezzo più alto, con la vita, sono stati i nostri cari a cui è stata negata la possibilità di essere ricoverati in ospedale”.

 

Aperta un’inchiesta

“La procura di Cremona ha aperto un’inchiesta, non ancora conclusa, ci siamo resi disponibili, qualora volesse tenere in considerazione le nostre testimonianze, ritenendole utili contributi, per l’inchiesta sui decessi nelle strutture per anziani della Provincia di Cremona. Riteniamo che dare voce a chi come noi ha subito lutti nelle strutture, sia un fondamentale valore aggiunto per stabilire la verità, riportando al centro dell’attenzione le persone, affinché non siano più ridotte a sterili numeri, perché 1214 decessi nelle Rsa della nostra provincia, hanno diritto alla verità e alla giustizia”.

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