13-02-2023 ore 19:04 | Politica - Lombardia
di Denise Nosotti

Lombardia, Attilio Fontana rieletto presidente. In consiglio entrano Piloni e Ventura

Attilio Fontana è stato riconfermato alla presidenza di Regione Lombardia con il 56,3 per cento delle preferenze. “Sono molto contento. Ringrazio i lombardi che hanno ben capito il significato del nostro lavoro e la concretezza di questi anni”. Sono le prime parole del governatore lombardo. Il candidato del centro - destra è sempre stato in vantaggio sulla coalizione di centro sinistra guidata da Pierfrancesco Majorino e sul terzo polo di Letizia Moratti. Il primo resta fermo al 32,8 per cento, mentre la seconda al 9,2 per cento. Numeri generalmente in calo rispetto al 2018 a partire dall’affluenza. Dal 73,8 per cento siamo passati al 41,7 per cento. La città di Crema ha registrato qualche punto in più arrivando al 47,4 per cento. Sul vantaggio di Fontana abbiamo sentito i candidati consiglieri del centro destra cremasco. Fontana rispetto al 2018, quando vinse con il 49,7 per cento, ha acquistato punti così come il centro sinistra. Quando candidò Giorgio Cori alla presidenza non raggiunse il 30 per cento. I consiglieri che entrano a far parte del consiglio regionale per il territorio della provincia sono il cremasco Matteo Piloni, riconfermato nella sua carica, e il cremonese Marcello Ventura per Fratelli d'Italia.

 

Primo partito è Fratelli d’Italia

Il primo partito in Regione Lombardia è Fratelli d’Italia che ricalca il dato nazionale con il 25,8 per cento. Segue la Lega con il 16,6 per cento. Un dato migliore rispetto alle nazionali così come per Forza Italia che si attesta sul 7,8 per cento. Buono il risultato anche della lista civica per Fontana presidente che raggiunge il 6,3 per cento. Nel centro sinistra, il partito che ha preso più preferenze è il Pd con il 21,5 per cento. Pubblichiamo i commenti dei candidati consiglieri. Stefano Foggetti di Fratelli d’Italia. “È una bella vittoria del centro - destra che si è presentato alle urne compatto. Il risultato del partito ha dimostrando di essere a un buon livello anche in regione”. Conferma la soddisfazione anche Valentina Bagnolo di Rivolta d'Adda: "è una vittoria importante e schiacciante a livello di coalizione. Siamo andati oltre le aspettative. Ottimo è anche il risultato del partito che rappresento". Il giudizio di Riccardo Vitari vice sindaco di Ticengo, candidato della Lega Nord non può che essere positivo. Il carroccio, come dato personale, a metà spoglio era già al 16 per cento. “Questo risultato è l’esempio di come si sia lavorato bene in campagna elettorale. La Lega sta maturando dei numeri più che soddisfacenti e questo significa che la gente ha fiducia nel lavoro che stiamo facendo”. Soddisfazione anche da parte di Susanna Guerini Rocco, candidata per Forza Italia: “guardando i dati sempre in movimento, ma a due terzi dei seggi scrutinati devo dire di essere piuttosto soddisfatta per il mio risultato e per lavoro svolto in queste quattro settimane sul territorio. La percentuale di Forza Italia a Crema rispetto al capoluogo, è un dato molto significativo. Ma il risultato credo più importante sono il numero di preferenze espresso dai nostri elettori, rispetto alle altre forze politiche. Significa davvero che le persone possono fare la differenza. Un plauso, perciò, a chi nel provinciale ha espresso questa strategia”.

 

Piloni: ‘troppo astensionismo’

Il centro sinistra cremasco è rappresentato da Matteo Piloni: “La bassa affluenza è il segnale più evidente e riguarda tutti. Il centrodestra vince sull'onda del dato politico nazionale. Noi perdiamo, con un Pd che in termini percentuali tiene e fa meglio di cinque anni fa, ma con una coalizione che non c'è. I cinque stelle sono andati male, e la chimera del terzo polo resta, appunto, una chimera”. Per il terzo polo parla la candidata Paola Orini: “Ia vittoria del centro destra è apparsa subito evidente ed è  giusto prenderne atto. Inquieta molto l' alta percentuale di non votanti. É  come se la gente avesse perso il senso dell'importanza di esercitare il diritto- dovere del voto e le istituzioni siano vissute come qualcosa di lontano dai propri interessi reali. Il terzo polo non ha ottenuto un risultato entusiasmante, ma è  una formazione appena nata che non può continuare ad essere duale come ora. Tanto è  il lavoro da fare per il futuro, ma basilare é il superamento di questa dualità e la formazione di un soggetto unico”.

3377