13-01-2021 ore 11:25 | Politica - Spino d'Adda
di Claudia Cerioli

Cremazione a Spino d'Adda. Piloni: 'il piano regionale terrà conto del parere dei residenti'

Il consigliere regionale Matteo Piloni risponde a una lettera ricevuta dal comitato contro il forno crematorio a Spino d’Adda. Chiarisce alcuni aspetti. "A Spino non è prevista la realizzazione di un tempio crematorio. La richiesta fatta dai sindaci del territorio cremasco e non solo, riguarda la partecipazione ad una manifestazione d’interesse indetta da Regione Lombardia per verificare il bisogno di costruire strutture del genere dato l’aumento delle richieste”. Piloni ritiene che sia normale e corretto che una regione come la Lombardia riveda criteri e indicazioni, anche e soprattutto a fronte della pandemia. Non esiste ancora un piano regionale. Lo si farà appunto valutando le esigenze territoriali".

 

Considerazioni regionali

“Non entro nel merito delle preoccupazioni di tipo ambientale e paesaggistico -prosegue- vanno tenute in considerazione anche le distanze con altri impianti, in primis quello di Lodi. Tutte valutazioni di competenza regionale che potrebbero non autorizzare la richiesta del nostro territorio. La richiesta, se verrà accettata, non potrà, comunque, non considerare il parere degli abitanti. E’ altrettanto importante ricordare che tutto questo non è un’iniziativa dell’amministrazione comunale di Spino d’Adda, ma si tratta di un’iniziativa dei sindaci del nostro territorio che hanno intravisto nella delibera di regione Lombardia una possibilità per insediare un impianto di questo tipo nel cremasco, che ad oggi ne è sprovvisto”.

 

Impegno a seguirne l’iter

Piloni era presente all’incontro con i sindaci nel mese di agosto, nel quale non erano state evidenziate contrarietà o preoccupazioni particolari. Nel mese di novembre i sindaci hanno convenuto sull’area di Spino d’Adda poi indicata nella partecipazione alla manifestazione di interesse. “Nulla è deciso, né tantomeno certo. La delibera di regione Lombardia è chiara”. Si impegna a seguire con attenzione la pratica e le eventuali valutazioni di competenza di Regione Lombardia, consapevole che qualunque decisione verrà presa non passerà sopra la testa dei cittadini, per volontà della stessa amministrazione comunale.

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