12-12-2020 ore 17:30 | Politica - Dalla provincia
di Claudia Cerioli

Cremasco. Medicina territoriale, Lena: 'più risorse e nuove strutture per la sanità locale'

Regione Lombardia ha approvato il progetto di legge 144: "Un primo, importante passo verso la riforma della sanità territoriale". Come spiega il consigliere regionale Federico Lena, originario di Soresina, "questo disegno di legge prevede un incremento di 250 milioni di euro per Rsa, Rss, Cdd, comunità per disabili e per recupero delle tossico dipendenze. Sarà garantita la fornitura costante di dispositivi di prevenzione individuale ai medici di medicina generale e ai pediatri. Saranno destinati bonus ai medici specializzandi impegnati nella pandemia e saranno attivati contratti di lavoro flessibili".

 

Investimenti specifici

Il Cremasco è stato investito in modo pesante dalla prima ondata di Covid. La seconda fase sembra essere più lieve, ma mette a dura prova l’intero sistema sanitario territoriale. Secondo Lena “la medicina territoriale è una delle soluzioni più adatte per alleggerire la pressione sull'ospedale Maggiore di Crema. Sono convinto che migliorare la qualità della sanità locale sia un’ottima soluzione per il futuro. Una scelta che deve essere supportata dal punto di vista legislativo e dal punto di vista degli investimenti. La legge regionale 23 deve essere indirizzata meglio e deve essere più specifica. Sulle infrastrutture servono sostegni economici per le aggregazioni di medici (anche se già in essere), per devices di telemedicina, ecc...Rimane il nodo della difficoltà di reperimento di personale sanitario e in particolare di medici di medicina generale”.

 

Presst a Crema e Rivolta d'Adda

Si era parlato di PreSST: uno nell’ex tribunale e uno a Rivolta d’Adda. Il consigliere della Lega si chiede quanto “l’ex-tribunale, dal punto di vista strutturale possa essere adatto a diventare un PreSST e in genere un poliambulatorio. Le aule e il vano centrale sono molto ampi. C’è però la necessità di un intervento importante sia dal punto di vista strutturale che economico. Se questa sarà la scelta dovranno esserci garanzie di durata di utilizzo da parte di cooperative di medici di famiglia assegnatari della gestione. Per quanto riguarda Rivolta d'Adda sono passati anni dalla mia ultima vista e non ricordo spazi che possano essere usati a tale scopo".

 

"No ai tamponi a ripetizione"

Si sono verificate alcune problematiche, specialmente a inizio anno scolastico, per i tamponi. Troppa gente in attesa, tempi lunghi. “Il numero dei tamponi è in costante aumento e i tempi di risposta dei laboratori d’analisi va di pari passo. Personalmente credo che controllare anche gli asintomatici a tappeto come qualcuno suggerisce non sia una soluzione. Secondo me è più opportuno controllare i sintomatici e gli addetti ai lavori (ambiente sanitario, ambiente scolastico , ecc…). La corsa al tampone non risolve il problema della pandemia: se sono negativo oggi non è detto che non lo sia domani, per cui non possiamo 'tamponare' tutti a ripetizione. I media nazionali poi ci mettono del loro per creare una psicosi da Covid e corsa al tampone: non c’è un canale di comunicazione che ogni giorno non parli di contagi e morti. Rarissimamente qualcuno parla, senza troppa enfasi, di guariti. L’attenzione al virus è dovuta ma attenzione a non esagerare”.

 

Usca e trasferimento dell’Ats

Diversi sindaci del Cremasco sono favorevoli al potenziamento delle Usca. Servono però maggiori risorse. “Uno sforzo in questa direzione è già oggetto di attenzione da parte di Regione Lombardia. Prima però bisogna risolvere la questione sulla rivisitazione della legge regionale sulla sanità. Si analizzerà quali e quante risorse si dovranno mette in campo. Potenziare le Usca è uno degli obiettivi. Rimane l’incognita della scarsità di personale sanitario”. Negli ultimi mesi, molti Comuni del territorio hanno votato, trasversalmente, una mozione per trasferire la sede dell’Ats Valpadana da Mantova a Cremona. Il consigliere Lena non si sbilancia. “Prima rivediamo la legge e in quel contesto vediamo se la struttura sanitaria sarà ancora così o varierà”.

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