12-11-2019 ore 21:00 | Politica - Dalla provincia
di Andrea Galvani

Elezioni, la Provincia di Cremona resiste al ricorso della Lega presso il Tar di Brescia

La Provincia di Cremona resiste al ricorso al Tar di Brescia presentato dalla Lega per bloccare le nuove elezioni di sabato 23 novembre. Il provvedimento è stato notificato all’amministrazione provinciale lo scorso 8 novembre e oggi, martedì 12 novembre alle 11.30 il vice presidente Rosolino Azzali ha adottato la deliberazione, conferendo procura all’avvocato Sara Gandolfi. Nel documento (integrale in allegato) si sottolinea “la necessità che l’Amministrazione si costituisca in giudizio, per comprovare la legittimità degli atti assunti ed ottenere un accertamento in tal senso da parte del Tribunale”.

 

Massima tempestività

“In considerazione dell’imminenza” delle elezioni e “dei termini processuali strettissimi”, Azzali ha dato mandato agli uffici “di procedere con la massima tempestività” alla nomina di un legale. Interessante il fatto che “la Provincia non si fosse costituita nel ricorso al Tribunale di Cremona, notificatole in data 11 ottobre 2019 e con il quale si chiedeva in via principale l’accertamento e la declaratoria di ineleggibilità e/o incompatibilità del sig. Signoroni a Presidente della Provincia di Cremona”. L’amministrazione aveva ritenuto opportuno che il sindaco di Dovera “tutelasse direttamente ed autonomamente la propria posizione in giudizio”.

 

Il coordinamento

Il ricorso della Lega “contesta invece la legittimità di un atto dell’Ente di particolare rilevanza”, ovvero “l’indizione delle nuove elezioni” per le quali – per inciso – l’unico candidato è ancora una volta Mirko Signoroni. Per la Lega è contestualmente non legittimo anche “il ruolo del vice presidente Azzali”. Data “la stretta connessione di materia e di contenuto tra i due ricorsi pendenti”, la Provincia ha ritenuto opportuno “un coordinamento con l’avvocato Rizzo”, difensore di Signoroni nel primo ricorso. Ecco spiegato il conferimento dell’incarico all’avvocato Gandolfi, “che esercita la propria professione all’interno dello studio dello stesso avvocato Rizzo”. In questo modo – spiega Azzali - “potrà coordinarsi al meglio con quest’ultimo, al fine di stabilire, nel modo più tempestivo ed efficace, la difesa della Provincia”.

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