12-11-2015 ore 11:25 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Scuola ex Charis, la Regione trattiene i fondi comunali, Beretta chiede di impugnare il provvedimento

Dalle ipotesi si è passati ai fatti. La notizia era nell'aria da tempo, ma ora è certezza: il Comune di Crema ha aperto una trattativa con la Regione Lombardia, che sta trattenendo circa 200 mila euro destinati all'amministrazione localel per il contrasto della ludopatia e per sostenere lo sportello affitti. Per il capogruppo di Forza Italia, Simone Beretta, si tratta di un “fatto tanto rilevante quanto preoccupante”.

 

Decisione grave

“La decisione della Regione – ha aggiunto Beretta incontrando i cronisti e distribuendo un documento, in allegato – è grave, da non sottovalutare, meritevole di una particolare attenzione giuridico amministrativa che mi auguro non sia formalmente mancata da parte dell'amministrazione comunale. A che titolo la Regione sta trattenendo somme di denaro dovute al Comune di Crema? A compensazione di che cosa e con quale diritto?”

 

Il milione di euro

Per l'esponente azzurro, “logica dice che la Regione abbia emesso un atto formale chiedendo la restituzione del milione di euro girato alla Charis dal Comune di Crema. Se questo è la regione sbaglia a pretendere la restituzione di questi soldi. Il Comune non ha certo di sua iniziativa girato alla Charis il milione di euro ricevuto se non autorizzato. Il management del Comune è certamente in grado di dimostrarlo nella più assoluta trasparenza”. In sostanza, sostiene Beretta, il Comune dovrebbe rigettare il documento, “in attesa di successivi sviluppi”, che non consentirebbe alla Regione di trattenere alcunché, “se non con un atto di indebita e illegittima arroganza”.

 

Scuola della grazia

Secondo il sindaco Bonaldi, l'ex assessore Beretta dimostra di avere “la coda di paglia” e annuncia per lunedì 16 novembre, durante il Consiglio comunale, una comunicazione in materia. Affrontando l'argomento dell'incompiuta di viale Europa, che tutti conoscono come scuola di Cielle, Simone Beretta ha intimato ai cronisti ed ai membri della maggioranza che “va chiamata scuola di Charis”. Particolarmente curioso che tradotto dal greco, evidentemente lingua tutt'altro che morta, divenga letteralmente scuola della grazia, della gentilezza o se preferite della gratitudine. Tutti nobilissimi sentimenti.

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