12-09-2022 ore 19:04 | Politica - Crema
di Sara Valle

Scuole aperte: 'non è un buon inizio: troppi precari e pochi insegnanti di sostegno'

“Quest’anno non è – come sempre – un inizio facile nella nostra provincia, così come in tutta Italia”. Lo scrive sui social network Stefania Bonaldi, candidata per il Partito democratico al Senato, ricordando, nel giorno in cui in Lombardia si spalancano i cancelli delle scuole, come quello degli edifici scolastici sia “il primo cancello sociale e l’unico luogo davvero di tutti: ci andiamo da piccoli, da padri, da madri, da nonni, da insegnanti, presidi o collaboratori scolastici”. La situazione a Cremona non è semplice: “ la realtà è che avremo ancora una scuola popolata da supplenti (donne e uomini costretti al precariato) che non garantiranno la continuità educativa tanto sbandierata. Secondo i dati della Cisl Scuola su 94 mila posti autorizzati risultano coperti a mala pena il 40 per cento, dunque ci ritroveremo anche quest’anno a dover ricorrere a circa cinquanta mila supplenze di durata fino al 31 agosto e almeno 150 mila di durata fino al 30 giugno che sono un dato ormai storico”. A questi si aggiunge un altro dato preoccupante: mancano insegnanti di sostegno per persone con disabilità, “ uno su due manca; 91 mila sono precari su posti in deroga. Non va bene”.

 

'Buon inizio'

Per Bonaldi è necessario che “chi fa politica di prenda cura della scuola e dei suoi problemi. Sta anche a ciascuno di noi non accontentarsi di far funzionare la scuola, ma provare un po' a cambiarla. Una scuola migliore è garanzia di una società migliore”. Infine un pensiero agli insegnanti, ai bambini e alle famiglie: “Buon inizio a tutte e tutti i bambini e i ragazzi, ma anche alle loro famiglie, perché il mondo della scuola ne assorbe i pensieri condizionandone anche i ritmi e buon inizio a tutto il personale scolastico, agli insegnanti di ogni corso di studi, a quelli di sostegno e ai dirigenti scolastici: pure nelle precarietà e difficoltà di questi anni (che debbono essere risolte), sono custodi del destino dei nostri figli e del futuro del Paese, la nostra riconoscenza deve essere infinita”.

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