12-07-2022 ore 20:02 | Politica - Crema
di Gloria Giavaldi

Turismo e cultura: il futuro a Crema è nelle mani dei giovani. Cardile: 'facciamolo insieme'

Una cultura che “va a spasso, dal centro verso i quartieri, attenta alla tradizione, ma al tempo stesso innovativa, capace di scovare e valorizzare i talenti, di comprendere i più giovani ed i loro silenzi”. Giorgio Cardile, neoassessore a cultura, turismo e politiche giovanili della giunta Bergamaschi, traccia l'indirizzo di quella che definisce a tutti gli effetti “una sfida, per chi accoglie tra le mani un'eredità importante. Ho sempre pensato alla cultura come ad un volano, tanto dal punto di vista economico, quanto dal punto di vista spirituale. Come ad un qualcosa che possa far bene all'intera città e alla sua comunità, facendo leva sulle tante realtà che animano Crema, che la rendono una città culturalmente viva ed attrattiva”. In questa logica l'assessore dovrà giocare un ruolo da regista o, volendo usare una metafora calcistica, da centrocampista. Non voglio finalizzare, non voglio prendermi meriti che non mi competono, voglio unire le forze, fare coordinamento, sulla scorta anche di quanto già stato fatto, per migliorare”. In questi giorni hanno già preso il via alcune interlocuzioni con varie realtà culturali: “voglio stare in mezzo al campo e giocare questa partita con i tanti attori della nostra città, rendendo il confronto sempre più vivo e propositivo”. Tra gli elementi di novità, la volontà di migliorare l'offerta legata al tempo libero per gli under 35: “mancano eventi musicali non necessariamente con grandi nomi, ma che possano rendere Crema più a misura di giovane ed in grado di offrire occasioni di divertimento sano e controllato”. Lo spazio di Winifred, pensato per i ragazzi, può diventare “sede di tante opportunità, di laboratori, di mostre”, ma la cultura “non abita e non deve abitare solo in centro: i giovani devono poter vivere in modo diffuso la città”.

 

Palazzo aperto ai giovani

Devono essere protagonisti. “Devono trovare nell'istituzione comunale un luogo nel quale confrontarsi, del quale sentirsi parte. Ho già invitato alcuni ragazzi in comune, perché mi piace l'idea di un palazzo aperto, a loro, alle loro istanze e alle loro idee, soprattutto in un periodo in cui le giovani generazioni stanno vivendo del disagio”. In questo “la politica non può chiamarsi fuori: deve essere parte di strategie educative, deve essere parte attiva nelle strategie di prevenzione”. Quanto alle situazioni di degrado che si sono manifestate in città, Cardile rileva “una preoccupante aggressività, da arginare, collaborando, per quanto di nostra competenza, con le forze dell'ordine”. La vera sfida sta “nell'ascoltare i silenzi, sviluppando come amministrazione comunale, occasioni di confronto con figure specializzate: verrà costituita la figura dello psicologo di base. Per il momento, però, è opportuno sensibilizzare: far capire che chiedere aiuto non è segno di debolezza”.

 

Coltivare il domani

Che “chiudersi nel silenzio non è la soluzione. Perché ogni contributo, anche il più piccolo, può fare la differenza”. Fa una pausa e sorride. Riavvolge il nastro dei ricordi e si ritrova lì, in aula Ostaggi, come presidente della Consulta dei giovani. “Una felice intuizione dell'assessore Gennuso, che continuerà. Quando ho concluso il mandato come presidente, ho consegnato ai giovani un foglio bianco, perché vi scrivessero sopra, perché continuassero a modo loro ad occuparsi della cosa pubblica, perché crescessero imparando in quel luogo la preziosa arte del confronto. Questo è e continuerà ad essere la consulta dei giovani: un luogo di dialogo tra diversità, un luogo per crescere. Da parte mia porterò avanti la convinzione che occuparsi di politiche giovanili voglia dire gettare semi per coltivare il futuro”. Il domani passa anche da “una città che deve consolidare la propria identità culturale”. Meta di tanti turisti giunti sull'onda del film Call me by your name, ora Crema deve guardare avanti, valorizzando le potenzialità del Cremasco e aprendo i confini”. Cardile guarda “con favore a Bergamo e Milano, senza tralasciare Cremona, soprattutto nell'ottica delle prossime Olimpiadi invernali. Quel che è certo è che il futuro si fa insieme, contando su tradizione e innovazione. Scriveremo il domani, con i giovani accanto, senza dimenticare ciò che siamo stati”.

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