L’area omogenea affronta i problemi delle residenze socio assistenziali in un incontro tenutosi presso la sede di Consorzio informatica territorio a Crema. Presenti buona parte dei sindaci, il presidente di area omogenea Gianni Rossoni e i presidenti, con alcuni direttori generali, delle Rsa locali: Crema, Castelleone, Romanengo, Vailate, Trigolo, Pandino, Vailate e Soncino. L’obiettivo era di fare il punto sulle problematiche più urgenti delle strutture assistenziali e cercare il punto d’incontro con area omogenea e comunità sociale cremasca.
Strutture multiservizi
Come spiega il presidente della Fondazione benefattori cremaschi Gianni Risari: “I sindaci di area omogenea hanno deciso di mantenere attivi i subambiti, cercando di capire come si possa lavorare in rete. Sono emersi tre aspetti su cui lavorare: la penuria di posti letto, l’aumento non dipende dal territorio bensì da regione Lombardia che definisce gli accreditamenti; l’adeguamento del sostegno alle rette da parte regionale (alla retta che l’utente paga, regione contribuisce con un altro 40%); rendersi conto che la popolazione anziana è in aumento e servono, a livello comunale, attenzioni maggiori nell’immediato. Con l’avanzare dell’età, crescono anche i bisogni intellettivi e motori: non si può oggi pensare che le Rsa siano solo dei ‘ricoveri’. Sono strutture multiservizi che erogano prestazioni in loco e domiciliari come riabilitazione e fisioterapia”. Non sarà il solo incontro. Periodicamente si farà il punto della situazione e si valuteranno i progressi effettuati.