12-06-2021 ore 20:24 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Lgh in A2A, la fusione arriva in consiglio. Crema approva la proposta a maggioranza

Stamattina il consiglio comunale ha approvato la delibera sugli “Indirizzi in ordine alla proposta preliminare di fusione di Lgh spa in A2A Spa (ai sensi dell’art.22 dell’Accordo di partnership del 4 marzo 2016). Favorevoli 13 consiglieri, nessuno contrario, sei gli astenuti. In aula Dino Martinazzoli, membro del cda di Lgh e amministratore unico di Cremasca servizi; a lui il compito di illustrare “l’accordo di partnership sottoscritto il 4 marzo 2016 (closing 4 agosto 2016) con validità di tre anni fino al 4 agosto 2019 successivamente prorogato di due anni fino al 4 agosto 2021”.

 

Multiutility dei territori

Descritta come “principale motivazione sottostante l’accordo di partnership” è il tentativo di “mettere in condizione la società di fronteggiare la crescente competizione del settore multiutilites” con tre percorsi principali: rafforzare la posizione patrimoniale, dar vita ad economie di scala, costruire sinergie (operative e di investimento) per migliorare i servizi erogati ai cittadini. Martinazzoli ha spiegato che “i soci Lgh hanno apprezzato la proposta A2A per una grande multiutility dei territori”. Ad oggi A2A “è la maggiore multiutility lombarda e una delle prime in Italia”. Quotata in borsa, “è presente nelle aree vicine ai territori Lgh; soci di maggioranza sono i comuni di Milano e Brescia e ne determinano gli indirizzi strategici”. Per ‘piccoli’ soci come il territorio cremasco, il tema portante riguarda la ‘presenza’ e la possibilità di partecipare e incidere nelle decisioni. Secondo la proposta di fusione per incorporazione sarà possibile grazie ad un patto di sindacato. Non solo: tra gli accordi contenuti nella fusione, la costituzione di un comitato territoriale (cinque dei sette membri nominati dai soci territoriali): avrà “funzioni istruttorie, consultive e propositive sui servizi A2A nei territori”.

 

La proposta di A2A

A livello tecnico, Lgh ha ritenuto “adeguata la proposta di concambio : 2,75% di A2A contro il 49% di Lgh, valorizzata a circa 350 milioni”, una “congruità da asseverare dal perito incaricato dal tribunale”. Ritenuta inoltre particolarmente importante “la cancellazione degli impegni di indennizzo”, oltre alla “distribuzione straordinaria di riserve da Lgh di 16 milioni di euro”. Per capirsi: la quota del dividendo Scs nel 2020 ammontava a 531.600 euro, mentre nel 2021 (bilancio Lgh 2020) ammonta a 712.400.

 

Ulteriori impegni

A2A si impegna a costituire la Fondazione Lgh entro la fine del 2021; la sede sarà a Cremona, avrà programmi triennali finanziati da A2A. Il consiglio di amministrazione avrà sette membri (cinque nominati dai soci del territorio). Vediamo gli obiettivi: promuovere la ricerca, studiare, approfondire e valorizzare i progetti coerenti con gli obiettivi di sostenibilità, valorizzare il patrimonio culturale del territorio, sviluppare ricerca scientifica e tecnologica nelle bioenergie, contribuire alla transizioni energetica, alle energie rinnovabili e all’economia circolare. La fusione impegna A2A al mantenimento “per almeno due anni”, delle società Linea gestioni, Ld reti, Linea green e delle loro sedi attuali. I prossimi passi: con voto favorevole dell'assemblea di Scrp (in programma lunedì 14 giugno) il progetto di fusione si chiuderebbe entro giugno, mentre l'intera partita andrebbe in porto entro il mese di settembre, passati i 60 giorni concessi dalla legge per eventuali opposizioni dei creditori.

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