12-05-2022 ore 15:02 | Politica - Crema
di Gloria Giavaldi

Fiab Cremasco incontra i candidati sindaco: 'mobilità sostenibile deve essere una priorità'

La città del futuro cammina su due ruote. Questa in estrema sintesi la conclusione data da Fiab in occasione dell'incontro con i candidati sindaco alle prossime elezioni amministrative di Crema, che si è tenuto ieri sera in sala da Cemmo. Come ha spiegato Marco Fardelli di Fiab Varese: “Crema ha tanto materiale per diventare una città sostenibile, c'è una buonissima dotazione di piste ciclabili. Le associazioni e l'amministrazione devono lavorare in sinergia per garantire una rete completa ed interconnessa. In definitiva, bisogna agire per creare una cultura. Faremo un grande salto di qualità quando le macchine torneranno ad essere dei mezzi di trasporto e non dei biglietti da visita”.

 

Cambiare prospettiva

La posizione è netta “ma non deve essere intesa come una battaglia contro l'uso delle auto, piuttosto una lotta all'uso scellerato delle auto. Dobbiamo partire dalla consapevolezza che non possiamo parlare di mobilità sostenibile se costruiamo parcheggi”. La soluzione non è nemmeno rappresentata “dalle auto elettriche”. Va meglio per il monopattino elettrico: “è la cenerentola della mobilità sostenibile”. Il futuro, insomma, per farla breve, si fa in bici. “Dobbiamo cambiare prospettiva. Per farlo servono spazi condivisi, cioè “piazze fruibili in quanto tali, non occupate dalle auto”, sistemi ciclabili, reti ciclabili estese ed interconnesse. La mobilità sostenibile urbana è un alleato “sicuramente sul versante della salute: bicicletta è benessere” . E ancora “sotto il profilo della socialità, del vivere il territorio, del risparmio sul territorio, della ricchezza diretta ed indotta”. Molto resta da fare sul versante della sicurezza dei ciclisti. “Dobbiamo agire per fare in modo che la mobilità lenta sia più semplice e più sicura. I numeri dei decessi su strada sono spaventosi”.

 

'Tema prioritario'

Moderato dalla giornalista Cristina Ceresa, dopo la lunga relazione Marco Fardelli ha lasciato spazio ai candidati sindaco per alcune impressioni. Secondo Fabio Bergamaschi, attuale assessore alla mobilità e candidato per il centrosinistra: “dobbiamo continuare con convinzione ed implementare le soluzioni adottate negli ultimi 10 anni. Serve testardaggine per far attecchire un nuovo modello. Per promuovere una città del benessere. Immaginiamo una Crema nella quale si continui a stare bene, sempre di più. E in tutto questo la mobilità sostenibile non può che giocare un ruolo di estrema rilevanza. Negli anni abbiamo adottato scelte per favorire la moderazione del traffico, tra queste la creazione di una Ztl in centro. Continueremo su questa strada andando sempre avanti e tenendo bene a mente quanto Fiab sia un interlocutore privilegiato”. Secondo il candidato di centrodestra Maurizio Borghetti: “il tema della mobilità sostenibile è importante, ma non è possibile imporre una sola forma di mobilità. Un sindaco è chiamato a considerare gli interessi di tutti i cittadini, anche di quelli che per i motivi più diversi e validi non possono usare la bicicletta. Detto questo, il tema ambientale oggi è prioritario: la nostra proposta va nella direzione di creare due parcheggi silos agli estremi della città. Per favorire così la mobilità sostenibile”.

 

Sicurezza e sociale

Il capolista del Movimento 5 stelle Massimo Cacopardo (in sostituzione del candidato sindaco Manuel Draghetti) ha, invece, focalizzato l'attenzione sul tema degli “spostamenti in sicurezza. Servono nuove piste ciclabili, ma serve, prima di tutto, mantenere in uno stato decoroso l'esistente: bisogna garantire la manutenzione ordinaria”. Paolo Losco di Sinistra unita ha ricordato come la città del futuro “debba pensare ad una redistribuzione degli spazi e di conseguenza ad una redistribuzione sociale. Gli investimenti importanti non sono solo quelli economici. Ambiente e solidarietà devono tornare a guidare ogni decisione”. In conclusione Fardelli ha focalizzato nuovamente l'attenzione sull'importanza del tema. “Non è una bandiera, serve conoscenza, serve approfondimento, servono risorse. Serve un mobility manager che si occupi di questo: di ricercare fondi, pianificare investimenti per aiutare le città a cambiare prospettiva”.

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