12-03-2022 ore 20:06 | Politica - Crema
di Gloria Giavaldi

Manuel Draghetti: 'la città di domani? Un mix di cose semplici e innovazioni necessarie'

“La Crema di domani dovrà riscoprire la tradizione delle cose semplici ed osare, innovare, guardare al futuro con grinta. Per restare al passo coi tempi”. Manuel Draghetti, candidato sindaco del Movimento 5 stelle, si fa trovare nel parchetto davanti casa, nel quartiere di san Bernardino. “Qui sono cresciuto: questo luogo rappresenta una parte fondamentale del mio vissuto e simboleggia una certa attenzione alle periferie, che si è smarrita in questi 10 anni di amministrazione Bonaldi”. Ventisei anni, una laurea magistrale in chimica, un lavoro come insegnante e la passione per la politica: “soprattutto per quella locale: consente di incontrare persone, di coltivare il dialogo”. Di provare a fare, per cambiare in meglio la vita di una città a partire dalle piccole cose. “Credo che il mio tratto distintivo sia l'ascolto, peculiarità essenziale tanto mancata in questi anni, necessaria per assicurare la cura del particolare. Sono giovane, sì, ma ciò che conta è l'approccio. Voglio ascoltare e fare”.

 

Il coraggio di osare

“Crema deve essere valorizzata per il suo essere piccola, ma apprezzata. Bisogna migliorare decoro, manutenzione e pulizia. E poi pensare alle grandi aree, senza promettere la luna”. Sulla Pierina, ad esempio: “perché non aprire i cancelli e restituire alla città un'area verde ben tenuta?”. L'ambiente è una delle priorità: “serve un assessorato ad hoc”. “Rispetto al numero di buchi neri aumentati dalla giunta Bonaldi, pensiamo all'ex tribunale, all'ex università, dobbiamo ripartire dalla semplicità”. La manutenzione è un punto cardine anche per le case popolari: “il tema deve essere presidiato con la figura di un consigliere delegato”. Bisogna “fruire celermente dei bonus previsti ed agire per ridurre la morosità colpevole con una riscossione coattiva”. Infine, il comune deve osare per scrivere il futuro “deve garantire il diritto all'innovazione, favorendo le startup con la creazione di comfort zone per l'uso di robotica, droni o sviluppo dell'automotive, senza che restino intrappolate nei meandri della burocrazia. Ci meritiamo una smart city. Per davvero”.

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