12-03-2018 ore 15:04 | Politica - Dalla provincia
di Ilaria Bosi

Consiglio regionale. Per Federico Lena una politica sul territorio, preferenze raddoppiate

Una campagna elettorale porta a porta durata poco più di un mese che ha portato ad un risultato tutt’altro che scontato. Federico Lena, confermato consigliere regionale per la Lega nord, si dice soddisfatto. Candidato più votato nella provincia di Cremona è stato riconfermato al Pirellone dove – salvo nomine di giunta dell’ultimo momento - sarà l’unico rappresentante di maggioranza del nostro territorio.


Soddisfatto del risultato raggiunto?

“Certo, non potrebbe essere altrimenti. Non era una sfida scontata, anzi. La competizione interna era molto alta: tutti gli altri candidati della lista erano motivati al miglior risultato possibile e così si è trattato non solo di una sfida esterna ma anche di una sfida interna al centro destra e anche alla Lega”.

 

Passa dagli 805 voti del 2013 ai 1.412 voti attuali. La Lega supera il 29% a livello locale. Un commento?

“Bisogna distinguere i due piani. Il 29% è merito di una campagna elettorale costante e ben concepita di Matteo Salvini, il nostro segretario. Ha lavorato per ottenere una credibilità mai avuta sino ad oggi in aggiunta alla candidatura giusta, quella di Attilio Fontana. Il raddoppio delle mie preferenze è dovuto a un lavoro silenzioso e costante durato 5 anni. Non posso che essere soddisfatto: alcune realtà economiche e sociali erano apertamente schierate su altri candidati. Il nostro partito aveva 4 candidati e tutti meritevoli. Nel mio caso ha vinto il voto “popolare”, quello dei cittadini che ho incontrato personalmente in questi cinque anni: a Crema sono passato dalle 47 preferenze del 2013 a 164 preferenze del 2018, lo stesso posso dire per Soresina: da 141 a 339. Un trend che ha coinvolto tutta la provincia.

 

Parliamo dei 5 anni appena conclusi: cosa porta con sè nella nuova avventura?

“Indubbiamente il supporto delle persone e un metodo di lavoro costante e concreto. In questi anni ho mantenuto un profilo basso. Come membro delle commissioni agricoltura e sanità ho toccato temi particolari, soprattutto per la seconda. Il mio è stato un lavoro quasi “dietro le quinte”. Ho visitato alcune aziende bellissime dell’agroalimentare e del mondo agricolo occupandomi di questioni tecniche ma per lo più di temi sociali. Non avrebbe avuto senso e non sarebbe stato “rispettoso” scattare una foto e farci un comunicato stampa. Come vede i risultati elettorali sono arrivati lo stesso e l’aiuto dato ai cittadini è stato apprezzato”.


Forza Italia è di poco sopra il 13%. Lei è l’unico consigliere di maggioranza della nostra provincia. Come pensa di organizzarsi?

“Raccolgo una responsabilità importante. In queste ore sto riprendendo contatto con tutte le associazioni di categoria del territorio per mettermi a disposizione e cominciare a concretizzare alcune cose che ho proposto in campagna elettorale. Rimangono sul piatto anche altri temi: agricoltura, trasporto, università. Rimarrà nella mia agenda il venerdì sul territorio. I cittadini mi potranno incontrare direttamente a Crema o Cremona. E a proposito di eredità da raccogliere, Roberto Maroni lascia nella mani di Attilio Fontana una regione che ha saputo investire cifre importanti per lo sviluppo. Sarà sicuramente mia priorità fare in modo che tutti i nostri territori dal Cremasco al Casalasco passando per il Cremonese abbiano dalla Regione tutte le attenzioni che meritano”.

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