12-01-2021 ore 10:20 | Politica - Città
di Sara Valle

Rigenerazione urbana. Comunità socialista: 'Elaborare progetti in forma associata'

“Il nostro auspicio è che i sindaci dei comuni cremaschi non rinuncino, per sconforto, all’idea di elaborare e candidare al beneficio economico, progetti in forma associata, che, seppur di modesta entità, possono risultare senz’altro più incisivi per la ripresa economica e occupazionale del nostro territorio rispetto a tanti bonus finora erogati”. Quanto a progetti di rigenerazione urbana la Comunità socialista cremasca chiede ai sindaci dei paesi cremaschi di agire in modo condiviso e di prodigarsi “all'individuazione degli immobili, di qualsiasi destinazione d’uso, fonti di criticità per la salute, la sicurezza, l’inquinamento e il degrado ambientale e urbanistico” . Consiglia anche di focalizzare l'attenzione sul “recupero storico delle cascine abbandonate, favorendo il loro riutilizzo per lo svolgimento di attività sociali, naturalistiche e didattiche”.

 

I contributi previsti

In tema di rigenerazione urbana – spiega Virginio Venturelli - “i Comuni possono contare, da un lato, sulla legge regionale n. 18/2019 2019, avente per obiettivo la semplificazione e l’incentivazione al riutilizzo urbano e territoriale dei siti compromessi, dall’altro, sui contributi previsti dal bando del presidente del consiglio dei ministri, finalizzati ad investimenti e progetti di rigenerazione urbana, ovvero alla riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale. La Regione Lombardia prevede una dotazione finanziaria a favore dei Comuni, pari a 40 milioni di euro per l’esercizio finanziario 2021 e 60 milioni di euro, a valere sull’esercizio finanziario 2022, con un contributo per intervento massimo di 500 mila euro, mentre il decreto ministeriale, agli enti locali con popolazione tra 15 mila e 49.999 abitanti, fissa uno stanziamento, nel biennio 2021 – 2022, di 400 milioni, con un limite massimo per intervento non superiore a 5 milioni di euro”. Ecco perché risulta importante “ampliare il dibattito” al fine di far emergere situazioni cremasche analoghe a quelle più note di Crema: “l’incompiuta scuola di Cl, il complesso della Pierina, delle Carceri, degli Stalloni, l'ex Tribunale, l’area via Macello, quella della ex Olivetti, l’edificio di via Indipendenza, la ex tripperia Boschiroli”.

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