11-12-2023 ore 17:05 | Politica - Crema
di Rebecca Ronchi

Comune e area omogenea in difesa del giudice di pace: chiesto un incontro formale urgente

L’ufficio dei giudici di pace di Crema è prossimo alla chiusura. “Una valutazione in tal senso sarebbe in corso”, fanno sapere dall’amministrazione comunale di Crema, comunicando che il sindaco Fabio Bergamaschi e il presidente dell’area omogenea, Gianni Rossoni hanno scritto al presidente del Tribunale di Cremona, Anna Di Martino, “manifestando fortissima preoccupazione” e chiedendo la disponibilità ad un incontro per “comprendere lo stato dell’arte in ordine all’erogazione dei servizi giudiziari”.

 

Carenze organizzative

La richiesta di un incontro formale segue una serie di colloqui “intercorsi con alcuni professionisti del territorio e il presidente dell’ordine degli avvocati di Cremona, Alessio Romanelli”. Incontri che hanno confermato i timori di una prossima chiusura. “Le gravi scoperture di organico nel settore della giustizia a livello nazionale – commenta Bergamaschi - sono purtroppo note. Le carenze organizzative impattano fortemente sulla qualità del lavoro degli operatori e dei servizi erogati dagli uffici giudiziari”.

 

Valutazione in corso

“Conosciamo perfettamente anche le criticità che interessano il tribunale di Cremona e gli uffici da questo coordinati, compreso quello del giudice di pace di Crema, che non è nuovo rispetto a disservizi conseguenti alla carenza di personale, così come avviene anche per l’analogo Ufficio di Cremona. Ciò che, invece, mi ha raggiunto con sorpresa e preoccupazione è la notizia in merito alla valutazione che sarebbe in corso in ordine alla stessa chiusura dell’ufficio del giudice di pace di Crema, volta a garantire un più regolare andamento dell’ufficio centrale di Cremona. Una dinamica da “medicina di guerra”, che a fronte di una comune malattia tra due pazienti mirerebbe non alla predisposizione della miglior cura per entrambi, ma al sacrificio del più debole volto a tutelare solo chi avrebbe più chance di sopravvivenza”.

 

Potenziamento dei servizi

“Voglio pensare che questo non sia lo scenario in cui viene a trovarsi il Paese, né quello effettivamente perseguito nel disegno delle politiche dell’amministrazione della giustizia nel nostro territorio. Per questo – conclude Bergamaschi - esprimendo la massima disponibilità ad agire in sostegno di ogni azione del Tribunale di Cremona volta al potenziamento dei servizi giudiziari e non, al contrario, alla loro soppressione, dopo quella già avvenuta del tribunale, attendiamo un positivo incontro con la presidente Di Martino, volta a comprendere lo stato dell’arte e a fugare ogni timore in tal senso”.