11-08-2024 ore 10:40 | Politica - Cremona
di Angelo Piccolo

Elezioni provinciali. Alleanza verdi e sinistra rifiuta la lista unica: 'l'ennesimo passo falso'

“L'ipotesi di lista unica per le provinciali, che secondo quanto riportato dalla stampa sarebbe proposta dal Partito democratico e appoggiata dal centrodestra, rischia di essere un ennesimo passo falso che ignora i numerosi segnali provenienti da cittadini ed elettori”. Così si sono espressi Paolo Losco e Andrea Ladina, rispettivamente segretari provinciali di Sinistra italiana Cremona e Europa verde Cremona. “Alleanza verdi e sinistra non si presterà all'ennesimo tentativo di accordi talmente ampi da garantire il non governo della provincia, come è stato il caso della guida Signoroni, frutto della stessa logica cinque anni fa, a cui ci siamo opposti allora e a cui ci opponiamo ora”.

 

La sfiducia nella politica

“La provincia di Cremona è stata negli anni depotenziata, ma resta l'unico presidio in grado di governare, in maniera coordinata e pertanto più efficace, un territorio su temi importanti come infrastrutture, trasporti, ambiente e istruzione. Può inoltre indirizzare una pianificazione territoriale di sviluppo in stretto contatto con le amministrazioni locali, e questo merita chiarezza nei confronti dei cittadini, non ulteriori accordi di potere che, come abbiamo visto negli ultimi anni, portano a un ulteriore allontanamento dell'ente e della politica da chi vive il territorio. Le elezioni europee, così come quelle politiche e amministrative, hanno dato segnali chiari: da un lato l'astensione in costante aumento testimonia una crescente disaffezione degli italiani verso la politica, dall'altro lato, chi è andato a votare ha lanciato segnali forti: non è il momento per l'ennesimo accordo elettoralistico, è stata premiata, soprattutto dai giovani, la chiarezza delle proposte”.

 

‘Serve chiararezza’

Alleanza verdi e sinistra si appella al centrosinistra e a quello che viene definito campo progressista: “Non possiamo fare ad ogni elezione due passi avanti per poi farne quattro indietro con scelte calcolate che rischiano di tradire e disorientare tutti quei cittadini che, ogni volta, sperano che la politica sappia elaborare una proposta chiara e concreta, capace di rispondere ai bisogni della gente”, ha dichiarato Paolo Losco. “Le elezioni provinciali possono essere un’opportunità per dimostrare che sappiamo coniugare le esigenze elettorali a quelle delle persone. Abbiamo più volte e a tutti i livelli dimostrato di essere a disposizione per la costruzione di un progetto politico progressista ampio, plurale e comune, a patto che si parli di temi concreti e che lo si faccia con chiarezza. Lo abbiamo fatto, non senza difficoltà, alle politiche, alle regionali, alle europee e alle amministrative. Ma ci deve essere un chiaro progetto politico, non la riproposizione di larghe intese buone solo a tradire i cittadini, che nemmeno possono votare per le provinciali. A questo gioco non partecipiamo.”

 

‘Chiediamo due liste distinte’

“Per il nostro territorio serve una dialettica politica che non può essere soffocata da un' unica lista espressione di un consociativismo paralizzante”, ha affermato Andrea Ladina, “le provincie sono state ingiustamente penalizzate dalla Legge Del rio che ha sottratto loro finanziamenti, personale e competenze. Non ci rassegnamo allo svilimento di un ente locale che ha mostrato in un secolo di vita di essere una istituzione molto vicina al territorio, specie riguardo alle molteplici tematiche ambientali, dalla difesa del suolo, dei fiumi, dei fontanili, delle acque superficiali. Dal settore dei rifiuti, delle cave, della viabilità provinciale, della futura metropolitana verso il nostro territorio fino all'edilizia scolastica. Sottratte competenze e finanziamenti adesso non è accettabile che ci sia anche una sottrazione di democrazia. Per questo come Europa verde all' interno del progetto Avs, chiediamo che vi siano due liste distinte per il rinnovo della carica di presidente della provincia e di rinnovo del consiglio provinciale. Ci appelliamo al Partito democratico e a tutte le forze progressiste della provincia, affinché non si perda, sul territorio cremonese, l'ennesima buona occasione per decidere di stare dalla parte delle persone”.

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