11-05-2022 ore 11:53 | Politica - Crema
di Gloria Giavaldi

Sport, candidati a confronto: 'servono più manutenzione e più coraggio di sognare'

“La manutenzione ordinaria non esiste. Le palestre hanno le ragnatele, mancano le coperture, i nostri figli non possono praticare sport in sicurezza. Dobbiamo dare ai ragazzi un metodo, parlare con le società, rintracciare risorse”. Oronzo Santamato non parla “in politichese: sono un cittadino che vuole semplicemente che le cose vadano meglio”. Sul versante dello sport “si può fare di più. Molto di più”. Questa è la conclusione condivisa cui sono giunti i sei candidati sindaco alle prossime elezioni amministrative del 12 giugno, rigorosamente in ordine alfabetico: Simone Beretta (indipendente di centrodestra), Fabio Bergamaschi (centrosinistra), Maurizio Borghetti (centrodestra), Manuel Draghetti (M5s), Paolo Losco (Sinistra unita), durante l'incontro con la commissione sport e le società sportive del territorio.

 

'Più manutenzione ordinaria'

Ripartiamo dalla pecca della mancata manutenzione ordinaria: “è vero, si può migliorare”, l'attuale assessore ai lavori pubblici della giunta Bonaldi ricorda però “quanto l'esperienza di Crema città europea dello sport sia stata preziosa e quanto si sia fatto per il recupero di grandi impianti (velodromo e pista d'atletica). La sfida nei prossimi anni si giocherà su un controllo pressante circa le esternalizzazioni dei servizi”. Per Beretta il decoro degli impianti “è fondamentale: non si capisce perché non abbiano messo a disposizione risorse importanti per gli impianti sportivi. Bisogna parlare con le società, di continuo. Serve un responsabile che sappia sempre ciò che serve e sappia gestire le priorità”. Borghetti propone di “creare nuove forme di finanziamento: magari attraverso il crowdfunding”. Manuel Draghetti è scoppiettante. Con le foto sottobraccio mostra lo stato di degrado di vari impianti sportivi “è inaccettabile. Non esiste solo il Voltini, ci sono altri impianti che necessitano di interventi urgenti. Bisogna aumentare gli investimenti nella manutenzione ordinaria: l'inerzia degli ultimi 10 anni va fermata. Non servono nuovi stadi o palazzetti dello sport: serve, prima di tutto, prendersi cura dell'esistente”. Losco propone di creare “un ufficio apposito ed uno sportello che si occupi di favorire la partecipazione a bandi pubblici”.

 

'Non diventiamo un paesotto'

Dopo la bastonata data allo sport dalla pandemia, Bergamaschi ricorda quanto il comune abbia fatto per sostenere le attività “con contributi fino a 72 mila euro: il comune c'è stato”. “Erano soldi dati a livello centrale per l'emergenza Covid, non fondi comunali. Fondi comunali sono invece stati dati ad un privato per il centro natatorio e ancora non sono rientrati. Poi, oltre ai grandi, bisogna aiutare le società minori. Perché non ipotizzare convenzioni per i campi parrocchiali?”. Beretta tira dritto su palazzetto dello sport e nuovo stadio: “vanno fatti subito. Dobbiamo uscire da un'ottica provinciale”. Mira alto e anche il tono della voce lievita: “stiamo diventando un paesotto, smettiamola di fare i provincialotti. Se una città non sogna non va da nessuna parte”. Per Bergamaschi “il palazzetto dello sport va fatto in via Milano. Lo stadio nuovo non è una priorità”.

 

Sport e inclusione

Quanto all'inclusione sociale di persone con disabilità attraverso l'attività sportiva , per Draghetti “è fondamentale, ma bisogna prima di tutto partire con il garantire l'accessibilità delle strutture ed il comune deve sostenere queste realtà che offrono un servizio importante per la collettività. La piscina idroterapica di Anffas, ad esempio, è stata a rischio chiusura, si è salvata grazie ad una campagna di crowdfunding e grazie al buon cuore dei cremaschi. Perché il comune non è intervenuto a sostegno?”. Per Losco “le persone con disabilità devono avere tutto ciò di cui necessitano”. Santamato propone di istituire un fondo per sostenere le persone in difficoltà con una persona con disabilità a carico”. Idee diverse per “promuovere il grande valore sociale dello sport: perché lo sport è un bene sociale”. Santamato e Borghetti prevedono in caso di vittoria una delega assessorile autonoma allo sport , Bergamaschi la pensa unita alla cultura, Draghetti alle politiche sociali, Losco alle politiche giovanili. Beretta non prevederà una figura assessorile ad hoc.

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