11-05-2017 ore 20:21 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Maggioranza compatta: "abbiamo amministrato bene. Dal centrodestra accuse infondate e di poco gusto. Vendono fumo”

“Ci hanno accusato di essere pasticcioni e spendaccioni? Non avremmo saputo trovare parole migliori per definire la loro, di amministrazione”. Alla conferenza stampa della minoranza di ieri – qui il dettaglio – hanno replicato oggi i capigruppo di maggioranza. “Chiedete se ci hanno stupito? No – ha commentato Matteo Gramignoli – sinceramente ad un mese di distanza e in campagna elettorale era ora che si mettessero d’accordo su qualcosa”. Le critiche al centrosinistra hanno convinto tutti? “Non proprio” ha aggiunto Gianluca Giossi: “Simone Beretta ha criticato la quantità di opere compiute ad Ombriano. Arpini e Patrini hanno detto il contrario e addirittura sostengono che i quartieri siano invivibili e abbandonati”.

 

Propaganda e fatti

Il nodo del contendere, ha sostenuto il capogruppo del Partito democratico, è stato il libretto realizzato dalla maggioranza e distribuito nelle cassette della posta della città: “È stato realizzato a costo zero per il Comune. È stato finanziato dagli stessi consiglieri. S’intitola Crema migliora e ripercorre quanto è stato fatto dal 2012 al 2017. Davanti alla dimostrazione dei fatti han dovuto dar corso alla propaganda”. Lapidario Renato Stanghellini, secondo il quale il centrodestra pecca di “coerenza e credibilità”.

 

L’eterna incompiuta

Insomma, dai colleghi di minoranza sarebbero arrivate “accuse infondate e di poco gusto”. Alcuni esempi? “L’elenco dei loro insuccessi è lungo. Dal milione di euro di soldi pubblici per l’illuminazione di piazza Duomo alla scuola di Cielle, per la quale la Regione ci ha già trattenuto 700 mila euro, in particolare nel settore sociale. L’elenco è lungo e comprende il debito di 8 milioni accumulato dalle Partecipate quando amministravano loro e risanato da noi, fino al leasing del sottopasso di via Indipendenza, che ci costerà 6 milioni di euro senza avere una visione di lungo corso. Un’opera buttata di lì, di fretta. Costosa e miope”. Al contrario, l’amministrazione uscente si sarebbe distinta per “progettualità e capacità di vedere oltre. Qualche esempio? Il Paes, il Pums, il Pric e Crema 2020. Non solo. Abbiamo promosso e sostenuto il territorio, in particolare lavorando per la nascita dell’Area omogenea”.

 

Equità ed imposizioni fiscali

Venendo al dunque, per Emanuele Coti Zelati “il centrodestra è in confusione. Ci accusano di non aver fatto la Cittadella dell’anziano. Un progetto da 40 milioni di euro che avrebbe ipotecato le proprietà della Fondazione benefattori. Visto lo scempio della scuola di Cl, per fortuna non lo abbiamo fatto. I documenti parlano chiaro". Stesso discorso per il campus di via Libero Comune: per Giossi un "progetto sbandierato a destra e a manca dal centrodestra e privo della sostenibilità economica. Dicono che abbiamo aumentato le tasse? In realtà l’hanno fatto loro, mentre noi siamo riusciti ad esentare dal pagamento dell’Irpef 6 mila cittadini. Abbiamo privilegiato l’equità e risanato le partecipate, riportandole in utile. Vogliamo completare il lavoro svolto finora. Per questo chiediamo di amministrare per altri cinque anni”. Manca un mese esatto al voto e s'intravedono i contenuti. Chissà cosa accadrà.

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