“Certe affermazioni sono talmente prive di senso che non si vorrebbe neanche confutarle ma la dichiarazione, fatta da un comitato spinese, che la nuova scuola primaria in legno non si farà, ha spaventato più di un cittadino ed è necessario rassicurare gli abitanti di Spino d'Adda: la Legge 30 sul consumo di suolo non bloccherà la nuova scuola”. Così Luca Rossini, assessore ai Lavori Pubblici di Spino d’Adda, in merito alla realizzazione del nuovo plesso scolastico.
Nessuna illegittimità
“La legge sul risparmio dell'uso del suolo – spiega l’architetto Camillo Cugini, estensore del Pgt di Spino – è stata votata dopo l'approvazione definitiva del piano che consente di realizzare la nuova scuola. Anche se la pubblicazione fosse successiva alla promulgazione della Legge, non vedo dove sarebbe la ipotizzata illeggimità del piano, dato che la legge pone un termine di 30 mesi per attuare quelle previsioni espansive di piani approvati che, se non si convenzioneranno (o di cui non si attueranno i piani attuativi) in quel termine temporale, dovranno essere sottoposte a verifica delle soglie di consumo possibili”.
Obiettivo raggiungibile
“Federlegno Arredo – aggiunge l’assessore Luca Rossini – ha ricevuto mandato dall'amministrazione per realizzare la progettazione preliminare della nuova scuola, progetto che sarà presentato a breve alla cittadinanza. La federazione di categoria è parte del sistema di Confindustria e rappresenta oltre 2 mila imprese italiane del legno e dell'arredo. È un'istituzione seria che sta facendo un lavoro accurato su un obiettivo raggiungibile, non ostacolato da alcuna legge”.
Non è spreco di suolo
“Il Comune di Spino d’Adda ha recentemente trasmesso la richiesta di partecipazione al bando promosso dal Governo centrale, per l’accesso a mutui con interesse finanziario a carico dello Stato. Il prossimo appuntamento sarà la presentazione pubblica del progetto della nuova scuola primaria di Spino; ricordiamo – conclude Rossini – che realizzare una scuola, soprattutto quando quella attualmente in uso è vecchia e non più adeguata alle norme di sicurezza, non è mai spreco di suolo”.