11-03-2020 ore 16:30 | Politica - Codogno
di Claudia Cerioli

Covid19. Il sindaco di Codogno Francesco Passerini: ‘restate a casa, funziona davvero’

In questa difficile situazione d’emergenza e dopo aver appreso la notizia che tutto il suolo italiano è stato dichiarato zona rossa, è giunta anche una buona notizia, quella del paziente uno: sta meglio, è uscito dalla terapia intensiva e respira autonomamente. Il ‘runner’ di 28 anni è di Codogno, il primo paese messo in isolamento a causa del Covid-19. Sono passati quindici lunghissimi giorni. Abbiamo sentito il sindaco Francesco Passerini per fare il punto sulla situazione. Partendo dalla notizia che per la prima volta, nella giornata di ieri, non sono stati registrati nuovi contagi. Un segnale che le misure restrittive funzionano. Un grande messaggio di speranza. 

 

In paese permane la paura

“La situazione attuale a Codogno è strettamente connessa alla paura che vengano vanificati i quindici giorni di quarantena che avevano dato dei vantaggi, in quanto i casi di contagio erano diminuiti”. Lunedì, per esempio, tradizionalmente a Codogno è giorno di mercato. Il sindaco ha chiesto esplicitamente agli ambulanti di non recarsi in zona e così è stato: “Il timore dei cittadini è legata all’incoscienza di chi non vuole rispettare le regole, di chi vuole comunque entrare in zona, portando, magari, nuovi infetti. Sarebbe un vero disastro”.

 

Ospedale sempre aperto

“L'Ospedale di Codogno è sempre rimasto, tranne il pronto soccorso, presso cui era stata allestita una tenda della Protezione civile per gestire i casi non appartenenti al Coronavirus. Qui vengono trattati i pazienti traumatologici o di medicina generale”. L’appello del sindaco di Codogno è di attenersi strettamente al Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’appello è esteso anche ai colleghi sindaci affinché impongano ai loro cittadini misure drastiche. Invita tutta la popolazione della Lombardia a stringere i denti: “I giorni sono tanti, ma passano. L’unica soluzione è di rimanere nelle proprie case e pazientare. Solo così si può combattere questo virus: con tanta pazienza e soprattutto con buona volontà e buon senso da parte di tutti”.

 

Il contraccolpo economico

“Oltre alla paura per il contagio, se ne aggiunge un’altra, che è il timore della recessione economica, a cui si aggiunge la preoccupazione di come uscirne. Un aiuto importante sarebbe quello di ottenere sgravi economici e di mantenere lo stato di zona speciale con tassazione differita come promesso dal Governo”.

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