Il sindaco di Crema ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione opera pia marina Finalpia onlus: presidente Giorgio Pagliari (imprenditore), Vera Tagliaferri (notaio), Carlo De Blaw (avvocato), Alessandra Ginelli (imprenditore e rappresentante categoria economica), Virgilio Cavalli (commercialista). Sono chiamati a “mettere in sicurezza il patrimonio della Fondazione valutando ogni possibile soluzione che consenta il migliore risultato per raggiungere tale scopo. Senza escludere quindi ex ante l’alienazione, la locazione, il rent to buy, la vendita parziale del fabbricato e partendo da una valutazione accurata della convenzione attualmente in essere con la società Hyma srl”.
Delicata situazione
“La composizione – spiega Stefania Bonaldi - è stata approntata cercando di integrare competenze tecniche indispensabili per procedere a gestire la attuale, delicata situazione della Fondazione. Mi spiace che le forze politiche e civiche, espressione delle minoranze consiliari, si siano chiamate fuori dalla proposta di mettere insieme le energie migliori per traguardare la Fondazione ed il suo patrimonio oltre la attuale criticità”. Evitando “polemiche e strumentalizzazioni”, per il sindaco “se si possiedono l’umiltà di leggere le carte e la volontà di comprenderle, è palese come la attuale contingenza sia il risultato di situazioni ed eventi chiarissimi, non certo riconducibili all’ultimo CdA in carica”.
L’incontro con le forze consiliari
Gli ex consiglieri si sono trovati “a gestire una situazione estremamente complessa, in un periodo di congiuntura globale e che ancora ringrazio per la dedizione e generosità con le quali si è votato alla causa”. I prossimi passi sono delineati: “il neo presidente Pagliari – conclude Stefania Bonaldi - incontrerà le forze consiliari una volta studiata la documentazione e approfondito lo stato dell’arte, per relazionare adeguatamente il consiglio comunale e per raccogliere eventuali suggerimenti operativi, perché l’obiettivo della salvaguardia del patrimonio deve vedere tutta quanta unita e condivisa la comunità”.