10-07-2020 ore 09:10 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

La Consulta: “È incostituzionale negare l’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo”

"A Crema lo abbiamo sostenuto dal primo giorno e ne sono orgogliosissima”: vietare l'iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo è incostituzionale. O meglio: “la Corte Costituzionale ne ha dichiarato l’incostituzionalità per violazione dell’articolo 3 della Costituzione sotto un duplice profilo”. Primo: “per irrazionalità intrinseca, poiché la norma censurata non agevola il perseguimento delle finalità di controllo del territorio dichiarate dal decreto sicurezza”. Secondo: “per irragionevole disparità di trattamento, perché rende ingiustificatamente più difficile ai richiedenti asilo l'accesso ai servizi che siano anche ad essi garantiti”.

 

L’esempio di Crema

Come spiega il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, “noi da subito, fra le pochissime città in Italia e secondo un percorso anche formale che in tante altre realtà del Paese hanno preso come modello, abbiamo continuato ad iscrivere alla Anagrafe i richiedenti asilo. Ho firmato io personalmente ogni iscrizione e ogni carta di identità, nel mio ruolo di ufficiale d’anagrafe e dato dignità e diritti a chi ne veniva ingiustamente privato da un provvedimento contorto, assurdo e moralmente inaccettabile, ma anche costituzionalmente illegittimo”.

 

Battaglia in solitudine

“Amareggia dire che è stata una battaglia fatta in solitudine, che ha incontrato la indifferenza di tanti colleghi, anche di sensibilità ed estrazioni culturali e politiche vicine. Lo dico forte e chiaro e non mi interessa la diplomazia, così è! Ma oggi la soddisfazione supera di gran lunga le frustrazioni di quei mesi in cui la nostra voce, a Crema, a difesa dei diritti e del rispetto di quel meraviglioso articolo 3 della nostra Costituzione, restava inascoltata. È un giorno di festa, per me grandissima”.

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