10-05-2025 ore 10:07 | Politica - Crema
di Giulia Tosoni

‘Ripensare l’Europa’ con Alfieri e Salini. Da Ventotene alle sfide globali contemporanee

Ieri è stata la conferenza “Ripensare l’Europa”, tenuta da 
Massimiliano Salini, europarlamentare di Forza Italia
 e Alessandro Alfieri, senatore del Partito Democratico, a inaugurare la seconda edizione di Ora, il festival dedicato ai nuovi linguaggi, ai media e all’informazione. Il dialogo tra i due esponenti politici ha posto una riflessione su come l’idea di Europa, nata dall’esilio di Ventotene, si stia trasformando di fronte alle sfide globali contemporanee. L’incontro si è focalizzato sulla necessità di una politica estera comune, sulla costruzione di una difesa europea, e sulle prospettive di futuro dell’Unione Europea.

 

L’Europa spiegata alle nuove generazioni

Si parte da oggi, il 9 maggio, la giornata dell’Europa, e su come spiegarla alle nuove generazioni. Per il senatore Alfieri “l’Europa è un progetto di pace, che va custodito”. D’altro canto, l’europarlamentare Salini crede che raccontare l’Europa sia un compito tutt’altro che semplice: “per me la discussione tra concetto di dialettica tra pace e difesa è complesso. Ai giovani dico che la dimensione della pace è un concetto impossibile per chi considera la diversità come un problema, il diverso è un’occasione di costruzione per te stesso. Senza questo passaggio, il contributo alla pace sarà generico e transitorio”.

 

Dalla complessità alla semplicità 

Salini ha proseguito ad approfondire il tema della diversità da lui affrontato: “Il tema della diversità nel mio lavoro politico è all’ordine del giorno, serve individuare un registro per dialogare. Siamo ormai costretti alla semplicità. La politica oggi si rifiuta di dare un messaggio complesso, il problema è dei politici, non dei social, molto spesso accusati di ridurre tutto alla semplicità”. Per il senatore del Pd Alfieri, la pace va garantita mettendo in campo la sicurezza dei nostri territori: “Noi politici dobbiamo fare di più, non possiamo limitarci alla semplicità. Dobbiamo convincere l’opinione pubblica, sempre più polarizzata dai social”. 


La distanza dei cittadini

L’Unione Europea viene percepita come distante dai cittadini: ci si chiede come le istituzioni europee e politici impegnati in Europa possano abbattere questa percezione di distanza. Per l’europarlamentare Salini “non si partecipa alla politica a causa di una diffusa perplessità. Il problema non ce l’ha la politica, ma arriva ad essa. Basti pensare a come si va a votare: i cittadini danno fiducia solo a coloro che reputano uguali a loro stessi. Se cerchi il politico uguale a te non lo trovi e se lo trovi ti sta prendendo in giro. Per riavvicinare il cittadino alle istituzioni serve ripartire dall’educazione”.

 

Costruire una narrazione europea

Parlando di elementi identitari e concetto di comunità, Alfieri ha sottolineato l’importanza di “costruire una narrazione e spiegare perché è importante investire in una dimensione europea. Con il Covid abbiamo capito che l’unione sanitaria è irreversibile. Questo vale anche sul tema della transizione ecologica e digitale: solo l’Europa può garantire i soldi necessari per una politica industriale. Se riusciamo a raccontare che l’Europa serve a questo abbiamo fatto un parte del lavoro. Serve anche coraggio, che va oltre le legislature e il consenso dei singoli partiti”.