10-05-2017 ore 13:14 | Politica - Crema
di Andrea Baruffi

Crema. Minoranza all'attacco: "centrodestra unica soluzione. Bonaldi un insuccesso"

“La città nei cinque anni di amministrazione Bonaldi è peggiorata. La responsabilità è di una giunta improvvisata, inesperta, senza obiettivi, priorità e strategie”. Ne sono convinti gli esponenti della minoranza in consiglio comunale: Simone Beretta, Laura Zanibelli, Paolo Patrini, Tino Arpini e Alberto Torazzi.

 

Mancanza di strategia

Secondo il capogruppo di Ncd Laura Zanibelli: “non è stato fatto nulla per favorire le imprese, il commercio, il lavoro e le politiche giovanili. Reindustria è stata utilizzata in prevalenza in forza lavoro di progetti comunali e non per lo sviluppo del territorio. Nessun percorso è stato intrapreso per incrementare l’università - sia da un punto di vista strutturale che formativo – e in particolare per sostenere corsi nel campo della cosmesi, un’eccellenza della città. Insomma, non è stata sviluppata alcuna azione strategica. La minoranza ha avanzato proposte che sono state puntualmente respinte o accolte pro forma senza poi arrivare a nessun risultato”.

 

La Lega sulle Farmacie

Il consigliere della Lega nord Alberto Torazzi ha posto l’attenzione al bilancio delle farmacie comunali: “nessuno dice che l’utile deriva dai punti vendita di Crema. Gli altri negozi hanno solamente allargato la rete e disperso le risorse”. Passando alla possibile realizzazione di una moschea Torazzi ha ricordato che “l’amministrazione ha inutilmente diviso la città. Se dovessero vincere siamo preoccupati che si ritorni sull’argomento”.

 

Periferie e tassazione

“Crema si è imbruttita. Non sono stati fatti sufficienti e strategici interventi per mantenere adeguato il decoro” ha ricordato Paolo Patrini. Della medesima opinione Tino Arpini. Il suo intervento ha focalizzato l’attenzione alla situazione dei quartieri: “sono abbandonati a loro stessi. Non basta organizzare mercatini rionali per ridare dignità alle periferie. È aumentata l’insicurezza ed è stato lasciato spazio ad un accattonaggio aggressivo e indecoroso. L’amministrazione ha favorito la realizzazione del sottopasso ciclo pedonale di via Milano permettendo l’ampliamento del centro commerciale Gran rondò con una struttura esteticamente poco piacevole”.

 

Forza Italia e il sottopasso

La chiusura è toccata a Simone Beretta: “un’amministrazione pasticciona e spendacciona. È rimasta per troppo tempo ferma senza promuovere la tangenziale a servizio del Pip di santa Maria e non ha raggiunto l’obiettivo di realizzare il superamento della barriera ferroviaria di viale santa Maria. Più volte nel corso degli anni di mandato sono state sbagliate le previsioni di entrata e la pressione fiscale è stata portata ai massimi di legge”. Beretta ha chiosato sostenendo che “solo con il centro destra ci potrà essere un cambiamento”.

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