10-04-2015 ore 13:08 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Consiglio comunale, dimissioni di Lottaroli. I dubbi e i sospetti della minoranza. Camillo Sartori, Rifondazione: “solo gossip politico”

Lottaroli fugge via prima del voto del bilancio di previsione; le sue sono dimissioni politiche, che dimostrano come nemmeno volesse votare a favore”. Con queste parole di Antonio Agazzi – capogruppo di Servire il cittadino – si è aperta la seduta consiliare di ieri sera, a cui il dibattito sulla rinuncia alla carica di consigliere ha fatto da prologo.

 

Dissenso nella maggioranza

“Mario Lottaroli – ha ricordato Agazzi – aveva già preso le distanze da questa maggioranza più volte: da consigliere incaricato alla Casa aveva rinunciato alla funzione perché riteneva di non poterla esercitare. Esiste un forte dissenso politico all’interno della rappresentanza della sinistra: Rifondazione non ce la fa più ma non ha il coraggio di mandare a casa l’amministrazione, a cui SeL fa da reggicoda. Questo ricambio nelle fila della maggioranza permette ai consiglieri di salvarsi la faccia; è un risibile gioco delle parti, che dimostra come quella di centrosinistra non fosse una coalizione ma un cartello elettorale”.

 

La spaccatura interna

Dello stesso parere anche il leghista Alberto Torazzi, che insinua il dubbio “il nuovo consigliere (Stanghellini) non sarà portato a scontrarsi con l’amministrazione, con cui ha collaborato tramite l’associazione di cui era presidente”. Secondo Laura Zanibelli, esponente Ncd, la spaccatura avviene anzitutto all’interno di Rifondazione comunista: “l’assessore Paola Vailati, emanazione del partito, continua a votare le delibere di giunta che portano alla dismissione della gestione pubblica della piscina, mentre il consigliere Camillo Sartori vota contro in Consiglio comunale”.

 

Il sospetto del M5S

Le dimissioni del consigliere Lottaroli, rassegnate martedì mattina a poche ore dalla discussione del bilancio previsionale, hanno “insospettito” anche il Movimento 5 Stelle. “Non ci stupiscono le dimissioni – ha commentato Christian Di Feo – perché sono molteplici le contraddizioni con questa maggioranza, a partire dalle partecipate e arrivando alla piscina. Il problema, quindi, era consigliere Lottaroli che non si trovava d’accordo, al contrario di Rifondazione comunista. Come partito condannano gli errori del passato, allora vorremmo cosa ne pensa di un’amministrazione che concede banchetti a gruppi come Forza Nuova e Casa Pound all’interno di questo territorio”.

 

"Solo gossip politico"

Di tutt’altro avviso, la consigliera Teresa Caso (Pd): “il fatto è che Lottaroli è uscito ma Rifondazione siede ancora tra i banchi della maggioranza; una maggioranza che ha lo stesso equilibrio di prima, perché Rifondazione ha confermato il suo appoggio al nostro percorso amministrativo. La verità, nonostante le illazioni di qualcuno, è che abbiamo sempre avuto i voti per portare avanti le nostre iniziative politiche”. “Mario ha perso la pazienza soprattutto per interventi della minoranza come questi – ha conclude Camillo Sartori (Rifondazione) – che per quanto legittimi non presentano argomentazioni politiche valide, ma mettono fondano la questione sul gossip politico”.

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