10-03-2017 ore 19:25 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Elezioni, Generazione Crema si presenta. Cultura e storia perni della lista dei giovani

Si chiama Generazione Crema e alle elezioni amministrative sosterrà la ricandidatura del sindaco Stefania Bonaldi. È una lista civica perché, ha spiegato il referente Marco Gruppi, “riunisce più punti di vista in un percorso comune”, rimane aliena alle logiche partitiche e variegata per estrazione ideologica. Il progetto è stato presentato stasera con una conferenza stampa al Cin cin: una scelta tutt’altro che casuale, con la quale i giovani rimarcano una certa distanza dal protocollo istituzionale e dal tradizionale inquadramento dell’immaginario politico.

 

Dalle parole all’azione

“Basta lamentarsi, mettiamoci in gioco”: così Gruppi ha riassunto la filosofia di Generazione Crema. La lista civica si prefigge l’obiettivo di “far valere l’opinione dei giovani, raccogliere le lamentele e promuovendo idee lavoro sul lavoro da svolgere nei prossimi anni. Vogliamo vivere il presente e mettere l’impronta sul futuro. La cultura e la storia della città di Crema saranno due punti fondamentali del progetto”. Terzo perno, le iniziative: ampliare quanto già in atto “per portare i giovani del territorio a vivere Crema ancora di più”.

 

Il contributo dei giovani

Nulla è lasciato al caso: il simbolo della lista – il leone di Venezia – rappresenta il passato, mentre il nome guata l’orizzonte futuro, composto dalle frange più giovani della comunità. “Siamo contro l’idea che i giovani non contino nulla – ha affermato Brian Casali – vogliamo portare il nostro contributo alla dimensione locale”. “Spesso si sente dire che i giovani non hanno interesse verso la cultura, ma non è così – ha aggiunto Roberto Cremonesi – a volte, al contrario, sono molto meglio di ciò che si pensa di loro”.

 

Autonomia di iniziativa

Per il sindaco Bonaldi l’appoggio di Generazione Crema è motivo d’orgoglio: “l’idea della lista è nata in seguito ad un aperitivo di qualche mese fa. Il gruppo ha raccolto le adesioni di molti under 25, legati in particolar modo alle tematiche delle politiche giovanili. Nella mia giunta sono stati nominati due assessori che all’epoca avevano 27 anni. Ne vado orgogliosa, sia per il fatto che si sono comportati molto bene sia perché ritengo che valorizzare i giovani significhi dargli in mano le chiavi della macchina, non fargli fare manovalanza. I giovani hanno idee concrete e proposte programmatiche e nei prossimi mesi lo dimostreranno impegnandosi a presidiare, con gli elettori, il raggiungimento degli obiettivi”.

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