09-11-2018 ore 17:33 | Politica - Bagnolo Cremasco
di Andrea Galvani

Bagnolo Cremasco. Celebrato il 4 novembre nel segno dell'unità, fratellanza e solidarietà

Anche Bagnolo Cremasco ha rispettato la tradizione e domenica 4 novembre come da consuetudine si sono svolte le celebrazioni organizzate dalla locale sezione combattenti e reduci. Dopo il ritrovo in piazza Roma, il corteo con la banda sfilando per le vie del paese, fino a raggiungere la chiesa per la messa in ricordo dei caduti, le deposizioni delle due corone d'alloro. Affiancato dai rappresentanti delle associazioni combattentistiche che ha ringraziato pubblicamente e dal maresciallo Alessandro Ciaberna, responsabile della stazione dei carabinieri di Bagnolo Cremasco, nel suo discorso il sindaco Doriano Aiolfi ha ricordato il centenario della prima guerra mondiale: “il passato e la storia siano monito e insegnamento per il presente e il futuro. Il conflitto ha visto immenso sacrificio di uomini che persero la vita affinché il nostro Paese potesse costituirsi in Repubblica Unitaria; il IV novembre è infatti giornata in cui non celebriamo solo le nostre Forze Armate, ma anche l’unità nazionale; fu con la fine della prima guerra mondiale che si compì definitivamente il processo di identificazione del nostro Paese. Un’unità non solo geografica, ma anche sociale e culturale”.

 

Unità, fratellanza e solidarietà

Secondo Aiolfi “è un dovere quindi di tutti i cittadini italiani onorare coloro i quali sacrificarono la propria vita per costruire l’Italia; è un dovere anche riconoscerci nelle istituzioni democratiche. Anche la nostra piccola comunità ha voluto fare la sua parte; grazie al Gruppo Antropologico e la locale sezione Combattenti e Reduci per la mostra fotografica sul centenario della guerra, che nei prossimi giorni verrà visitata dagli studenti delle nostre scuole, perché, in modo concreto, le nuove generazioni possano conoscere, imparare e riflettere”. In chiusura ha espresso l'augurio che la comunità bagnolese possa “rinnovare i valori del 4 novembre: i principi di unità nazionale, fratellanza e solidarietà, ci vedano tutti raccolti intorno al nostro tricolore e tutti impegnati per il bene comune”. Dopo la visita al cimitero la giornata si è conclusa con un pranzo sociale.

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