09-08-2022 ore 20:34 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Caro bollette e aumento dei costi delle materie prime, il campanello d’allarme

"Con la variazione abbiamo una maggiore entrata di 1,4 milioni di euro e una maggiore spesa di 2,7 milioni. Per garantire l’equilibrio di bilancio, andiamo ad usare circa 1,3 milioni dell’avanzo di amministrazione. Maggiori entrate derivano dal fondo di solidarietà comunale (134 mila), da quote arretrate di imposte comunali (593 mila), da trasferimenti per progetti sociali (209 mila) e dallo Stato per esenzione Cosap (112 mila). Dal Decreto aiuti sono arrivati 129 mila euro per l’aumento delle bollette, mentre 52 mila dalla regione per progetti giovanili. Le spese: nel bilancio di previsione per il pagamento delle utenze di uffici, scuole e palestre, ci sono oltre 2 milioni di euro a bilancio". Come spiegato dall’assessore Cinzia Fontana, “ora andiamo ad aggiungere 761 mila euro”; in sostanza, “un aumento del 35 per cento”. In sintesi, l’avanzo di amministrazione di 1,2 milioni di euro vanno a coprire i capitoli delle utenze e delle manutenzioni ordinarie.

 

Il campanello d’allarme

“In conseguenza di questi aumenti delle bollette oggi le norme hanno permesso di utilizzare l’avanzo di amministrazione e la rimanenza dei fondi Covid, che invece avevamo blindato come commissione bilancio per aiuto alle imprese (riduzione significativa della Tari). È un campanello d’allarme per la parte corrente dei bilanci comunali. È l’elemento principale per cui abbiamo scelto di procedere a una variazione di bilancio nonostante fossimo a 15 giorni dalle elezioni. Proprio per garantire la parte ordinaria e garantire chi avesse vinto di poter avere la certezza di un bilancio in sicurezza”.

 

La forte preoccupazione

Simone Beretta: "il fatto che mi preoccupa di più è vedere in parte corrente l’avanzo di amministrazione che avremmo dovuto usare per gli investimenti. Secondo me non va bene. Mi astengo perché fa parte del passato, ma non possiamo immaginare di coprire ulteriori spesi in parte corrente attraverso questo fondo, che va destinato ad investimenti. Semmai si toccano altre spese, ovvero rivedere la spesa sociale. Stiamo spendendo più del dovuto e lo facciamo male. Va rifatto il sistema della co progettazione, per poter risparmiare centinaia di migliaia di euro. Nel sistema sociale vengono buttati milioni di euro e vengono ridotte opportunità per investire in città e creare ricchezza. Immaginare in fase di bilancio di pareggiare con l’avanzo di amministrazione mi disturberebbe molto".

 

Scelte e priorità

Per le civiche di maggioranza e con voto favorevole, è intervenuto Francesco Lopopolo (Crema bene comune): “bilanci e variazioni sono condizionati dalle norme. A volte sono legati a situazioni non prevedibili. Dipendono da scelte e priorità in ambito politico, che si differenziano in base alla maggioranza che governa la città. Le scelte e le priorità deliberate a maggio dalla giunta Bonaldi e oggi sottoposte a ratifica si confermano come tali e sono state sostenute dai cittadini attraverso il voto”. Nel caso, sollecitazioni e suggerimenti” delle minoranze saranno ben accetti. “La seconda variazione di 4,3 milioni di euro è stata determinata da nuove entrate di parte corrente (per 1.3 milioni)”. Le spese sono legate all’aumento delle utenze, alle manutenzioni ordinarie, ai servizi educativi, alla polizia locale per un tot di 2,7 milioni. Investimenti per 1.6 milioni vanno invece a coprire la riqualificazione dell’ala A dell’ex università e l’abbattimento barriere architettoniche.

 

Manutenzione e comunità energetiche

Al contrario dell’ex collega di Forza Italia, Simone Beretta, la consigliera Laura Zanibelli ha votato contro le linee programmatiche. Bocciando in particolare “le scelte politiche” e “i capitoli di spesa sui quali l’amministrazione ha deciso di destinare le risorse”. L’evento eccezionale della grandinata dello scorso maggio non cancella “la necessità che si segua con maggiore attenzione la manutenzione degli impianti sportivi”. In chiusura Teresa Caso (Crema aperta) ha ribadito che la variazione e l’utilizzo di nuove risorse è dovuto “all’aumento spropositato delle utenze: passiamo da 2,150 milioni a quasi 3 milioni. Va sottolineata la lungimiranza del programma, che inserisce come punto qualificante le comunità energetiche, capaci di fornire una risposta per il contenimento delle spese alle famiglie e all’ente pubblico”.

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