“Nell’anno in cui si celebrano i 130 anni della nascita del movimento socialista italiano, la Comunità socialista cremasca, ambito unitario locale della diaspora socialista, ha deciso di procedere verso l’adesione alla organizzazione nazionale del Psi”. Lo dichiara il coordinatore territoriale Virginio Venturelli con Alberto Gigliotti. Fa riferimento alla politica attuale e in particolare alle elezioni cittadine. “Al segretario del Psi Enzo Maraio, nel corso della sua presenza in città, a sostegno della lista Crema Riformista, per Fabio Bergamaschi sindaco, abbiamo anticipato le nostre, come quelle dei socialisti cremonesi, aspettative dal prossimo congresso del partito”.
I traguardi raggiunti
“Allo scopo - prosegue Venturelli - occorrono responsabilità, fiducia e generosità da parte di tutti, perché come insegnava Carlo Rosselli il socialismo non si decreta dall’alto ma si costruisce tutti i giorni dal basso, nelle coscienze, nei sindacati, nella cultura. Abbiamo un passato di cui essere orgogliosi. Storicamente dalla parte dei più deboli, contro il fascismo, promotori della Repubblica Italiana, sostenitori della nazionalizzazione dell’energia elettrica, dell’introduzione della scuola media unica, della riforma agraria, dell’approvazione dello statuto dei lavoratori, dell’istituzione delle Regioni e la promulgazione dei principali diritti civili”.
Democrazia e ambiente
“Dai contesti sinteticamente riassunti, noi pensiamo che oggi una coalizione socialista, democratica e ambientalista, rappresenti l’opzione politicamente più rispondente al perseguimento di una società più giusta, alla difesa delle libertà personali e della democrazia, al contenimento del liberismo e della globalizzazione, al contrasto del capitalismo finanziario, senza scrupoli etici, sociali ed ecologici. In tale ottica, non possiamo che invitare gli elettori di Crema, chiamati il prossimo 12 giugno, al rinnovo amministrativo della città, a sostenere la lista Crema Riformista ed il candidato sindaco Fabio Bergamaschi”.
Si al referendum
Invitano poi “ad appoggiare le ragioni dei referendum sulla giustizia, che il Psi ritiene fondamentali e da recepire nella riforma in discussione al Parlamento, per il recupero della credibilità della magistratura. Due esplicite indicazioni di voto : la prima per il riscatto della politica e dei Partiti come previsti dalla Costituzione, la seconda per un ordinamento giudiziario, più equilibrato e liberale, dell’attuale”.