09-04-2025 ore 18:36 | Politica - Crema
di Angelo Piccolo

Crema. Il sindaco sul riordino scolastico: 'tempo di un ripensamento organico e strategico'

“In una città come Crema, dove ogni giorno convergono oltre 8.000 studenti delle scuole superiori, è imprescindibile affrontare con attenzione e visione d’insieme il tema del riordino  scolastico e delle sedi di insediamento degli istituti superiori. Non si tratta infatti di una questione marginale o settoriale, ma di un nodo cruciale che incide direttamente sulla qualità della vita urbana, sulla mobilità, sull’assetto del territorio e, più in profondità, sul futuro stesso della città”. Con queste parole, il sindaco Fabio Bergamaschi ha annunciato il sollecito, fatto dall’amministrazione, alla provincia di Cremona, per attivare un tavolo di confronto permanente e strutturato, con l’obiettivo di impostare una progettazione complessiva e definitiva sul tema.

 

Polo scolastico di san Bartolomeo

“Già nel corso del primo incontro del tavolo - che ha registrato un’ampia e trasversale partecipazione, con rappresentanze comunali e provinciali, politiche e tecniche, unite da un forte spirito di collaborazione – si è condivisa la necessità di adottare un approccio sistemico. È emersa, infatti, una convergenza unanime sulla necessità di evitare scelte isolate e frammentarie, che rischierebbero di aggravare criticità già evidenti, come quelle legate alla viabilità e alla distribuzione degli spazi”. Per il il primo cittadino, un esempio emblematico riguarda il progetto di insediamento del nuovo polo scolastico nell’area di San Bartolomeo. “Sebbene l’iniziativa risponda al bisogno concreto di nuovi e moderni spazi per l’istruzione superiore, è altrettanto chiaro come un simile intervento, se non accompagnato da una revisione profonda della viabilità cittadina, potrebbe mettere in crisi l’intero comparto urbano, già particolarmente critico negli orari di punta. Si è dunque valutata l’opportunità di riconsiderare la localizzazione del polo, orientandosi verso zone della città più connesse al sistema di trasporto pubblico, in particolare nell’area limitrofa alla stazione ferroviaria. Tale scelta potrebbe rappresentare un’occasione concreta per potenziare il trasporto pubblico locale, valorizzando il nuovo terminal dei pullman e rendendo più efficiente l’intero sistema della mobilità studentesca”. 

 

Via Libero Comune e ex Olivetti

“Questo tipo di visione si innesta pienamente nella più ampia riflessione in atto sulla revisione del Piano di governo del territorio (Pgt), contribuendo a disegnare una città più sostenibile e funzionale per i prossimi decenni. Pertanto, è stato aperto un confronto concreto sulla possibilità di ricollocare il polo scolastico attualmente previsto in via Libero Comune, valutando in tempi rapidi, ma con attenzione, la reale fattibilità dello spostamento. Una decisione che richiede un dialogo serrato non solo con il Ministero dell’istruzione, ma anche con Inail, già coinvolto nella progettualità. Degna di nota è stata inoltre la proposta, da me formulata, accolta con ampio interesse, di trasferire l’istituto tecnico Galilei presso l’area dell’ex Olivetti. Una scelta che non risponde solo alla necessità di decongestionare il quartiere di via Libero Comune, ma che apre a una prospettiva ambiziosa e strategica: la creazione di un vero e proprio polo della formazione tecnica, in cui far dialogare in modo sinergico l’istruzione superiore con quella post-diploma, in particolare con gli Istituti tecnici superiori (Its).

 

Verso un polo della formazione tecnica

Secondo Bergamaschi: “la riqualificazione dell’ex Olivetti rappresenterebbe così non solo una risposta urbanistica e logistica efficace, ma anche un atto di rigenerazione urbana e sociale, ridando valore e funzione a spazi oggi dismessi. Gli edifici, già oggetto di un primo intervento di messa in sicurezza, potrebbero trovare una nuova vocazione, coerente con le esigenze formative e produttive del territorio. Le parti tecniche del comune di Crema e della provincia di Cremona sono ora chiamate a elaborare concretamente questa visione, individuando volumi realizzabili, possibili ampliamenti e tutte le condizioni necessarie per una redistribuzione coerente, sostenibile e lungimirante. Si tratta di un’operazione che non solo risponde a un’urgenza logistica, ma che si pone come elemento fondativo di una nuova città scolastica, integrata e funzionale”.

 

Il riordino scolastico

“La realizzazione del prolungamento della Gronda Nord, infatti, costituirà un ulteriore fattore facilitante per rendere questa visione pienamente attuabile, favorendo una migliore distribuzione dei flussi di traffico e l’accessibilità ai nuovi poli scolastici. Il tema del riordino scolastico si rivela dunque, con chiarezza, un tema politico-amministrativo strategico, su cui è fondamentale investire energie progettuali e risorse concrete. Non si tratta solo di costruire o trasferire edifici: si tratta di ripensare il ruolo della scuola nella città, la sua funzione sociale, la sua accessibilità, il suo contributo al tessuto urbano e al sistema formativo del territorio. In questo senso, il percorso avviato – che ha visto la convergenza e la responsabilità condivisa di tutti gli attori coinvolti, a prescindere dalle appartenenze – è un segnale importante. È il segnale che Crema è pronta a costruire le prospettive future della propria città della conoscenza”, ha concluso il sindaco.