09-03-2016 ore 20:11 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Varchi elettronici, per le forze dell'ordine un progetto fondamentale

Il Cremasco potrebbe presto migliorare sensibilmente il livello di sicurezza complessivo, fornendo alle forze dell'ordine strumenti idonei ad esercitare il proprio lavoro. È quanto emerso dal vertice di ieri sera al quale hanno preso parte i sindaci del territorio – soci di Scrp – e due esperti del settore, il vice questore Daniel Segre ed il capitano Giancarlo Carraro.

 

La valenza politica

Il sindaco di Castelleone, Pietro Fiori, ha riassunto il nucleo di un progetto “di cui si parla da molto tempo, che ha portato alla costituzione di un gruppo di lavoro ristretto lo scorso 19 novembre ed è stato sviscerato in ogni suo aspetto. I punti cardine sono la sicurezza di tutto il territorio e la possibilità che tutti i comuni possano beneficiarne”. Del medesimo avviso il sindaco di Madignano, Guido Ongaro, secondo cui la decisione è innanzitutto politica: “dobbiamo decidere se politicamente lo riteniamo un progetto importante, quindi se così fosse, sicuramente poi troveremo le soluzioni tecniche ed economiche per la sua realizzazione”.

 

Indubbie potenzialità

Come spiegato da Segre, il progetto è stato giudicato positivamente dai vertici provinciali di polizia e carabinieri. In estrema sintesi, nel Cremasco verrebbero realizzati 58 varchi elettronici, in grado di registrare le targhe e le direzioni di viaggio, consentendo a polizia e carabinieri di dare una risposta pressoché immediata alle necessità. Indubbie le potenzialità, a partire dal collegamento alle blacklist delle forze dell'ordine; ulteriore giovamento verrebbe dalla possibilità di collegare il sistema con palmari e portatili di cui verrebbero dotati gli agenti. “La sicurezza non ha prezzo” ha sottolineato Carraro: “sotto questo aspetto il Cremasco è indietro rispetto ad altri territori, come la provincia di Bergamo o Brescia, che già utilizzano questi sistemi e ne traggono grande giovamento”.

 

Il crimine è cambiato”

Il sistema della sicurezza in territorio cremasco ha assoluta necessità di un aggiornamento: “il territorio è cambiato”, ha aggiunto il capitano della compagnia di Crema. Non è possibile ragionare unicamente basandosi sul proprio campanile, ma “su macro aree”. Il Cremasco ora è servito da una strada a quattro corsie come la Paullese, è alle porte della Bre Be Mi, il ponte di Montodine non rappresenta più una barriera naturale. In sostanza, anche “il crimine è cambiato” ed il progetto dei varchi elettronici è giudicato dai carabinieri come “fondamentale sotto l'aspetto preventivo per contrastare il fenomeno criminale”.

 

Tela ancor più fitta

In alcuni comuni è stata adottata la videosorveglianza, utile a posteriori, ma da sola non sufficiente. Non è escluso – hanno spiegato i tecnici – che i sistemi già in vigore possano essere collegati al nuovo sistema, implementando ulteriormente il livello complessivo. Nel complesso l'aumento del numero di varchi rispetto al progetto iniziale è stato valutato positivamente e consente di creare una tela ancora più fitta di controllo e presidio del territorio, rispetto alla iniziale ipotesi di una ventina di varchi.

 

Valenza territoriale

“Ora la decisione è politica, ci siamo aggiornati a martedì 15 marzo, quando ogni sindaco, arrivati a questo punto, dovrà sciogliere la riserva e rendere esplicita la sua posizione. “È evidente – commenta Stefania Bonaldi - che questo progetto ha una valenza territoriale e sarà tanto più efficace quanta più adesione avrà in tutti i comuni. Ormai il tema della sicurezza e del presidio del territorio non si può più affrontare ognuno con le proprie telecamere e basta, questo ieri con le forze dell'ordine si è capito benissimo, occorre fare un salto di scala e di qualità ed unire le forze, vincendo campanilismi e particolarismi in nome di un interesse generale e più grande”.

 

I prossimi passi

“Crema su questa partita sovracomunale della sicurezza c'è, convintamente e in prima fila. Indipendentemente da come decideremo di finanziarlo. Molti altri comuni si sono già espressi favorevolmente, ora attendiamo martedì per avere un quadro più completo”, conclude il sindaco di Crema. In caso ottenesse il via libera dagli amministratori, il crono programma prevede il bando, quindi l'assegnazione dei lavori a settembre 2016 e la realizzazione per la primavera del 2017.

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