09-01-2023 ore 18:24 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Guido Bertolaso in città per il “primo via ufficiale” alla Casa di comunità di via Gramsci

Dopo le polemiche che hanno anticipato la sua visita, Guido Bertolaso è stato chiaro: “Magari non era la struttura ideale, mancano i parcheggi e l’ascensore per le persone con disabilità, ma è funzionante ed eroga servizi”. Certo, è ovvio, ogni cosa si può migliorare. Aggirando le voci di un tour elettorale, ha ripreso il punto con piglio deciso: “Intanto siamo qui perché vogliamo portare avanti un percorso con l’Asst e l’amministrazione comunale. Quindi risolvere gli attuali problemi”. In Italia, ha spiegato facendo ricorso all’esperienza diretta, “l’ottimo è nemico delle situazioni contingenti”. E pertanto, pescando a piene mani dall’otre della saggezza, “se aspettassimo la conclusione di tutti i lavori, probabilmente non la inaugureremmo mai”.

 

I servizi erogati

La vecchia mutua, oggi costruenda Casa di comunità, per lungo tempo sarà interessata da una lunga serie di lavori di riqualificazione. Attualmente, informa con puntualità l’ufficio stampa, “ospita il punto unico di accesso, i servizi di scelta e revoca del medico e di raccordo con la medicina di base, il servizio di continuità assistenziale, il servizio sociale, l’assistenza domiciliare integrata e il servizio psicologico territoriale”. L’elenco è lungo: “e ancora il centro adozioni, l’ufficio di protezione giuridica, le cure primarie, l’ufficio protesi, l’ambulatorio di medicina legale con le commissioni patenti e invalidi”. Non è ancora finito. In via Gramsci “troveranno collocazione anche gli infermieri di famiglia. I restanti lavori di riqualificazione dello stabile verranno realizzati tra il 2023 ed il 2024”. Dove e come troveranno parcheggio gli utenti, al momento, non è dato sapere. O meglio, chiosa un collega con una battuta: “sarà un bel mercato”. Evidentemente sottintendendo che tre giorni a settimana la zona è interessata dal traffico di ambulanti e clienti del mercato di via Verdi.

 

Non è una inaugurazione”

Sulla vicenda il dibattito in ambito politico è molto acceso: si divide sull’opportunità e la logistica, si unisce sulla necessità di servire i cittadini. Talvolta scade nell’ideologia, accusa qualcuno, ricordando che la regione non può essere buona un giorno (se eroga risorse) e cattiva quello dopo (se non elargisce a profusione). Tagliando la testa al toro, “non è una inaugurazione”, ha condiviso salomonico l’assessore al Welfare Bertolaso. E come mai? “Visto che i lavori sono in corso e vanno completati”. La regione però “sta collaborando con l’amministrazione comunale”. In chiusura arriva anche una notizia riguardante un progetto del 2020 (o tempora!) dell’allora Dg dell’ospedale, Pellegata, poi rivisto dall'attuale direttrice, Ida Ramponi (di cui diciamo in allegato) e oggi completata da Bertolaso: “la giunta ha deciso di stanziare 5 milioni di euro per un grande centro di salute mentale e la cura di alta specializzazione. Non conosciamo i tempi, ma intanto i quattrini sono stati stanziati”.

 

Il primo via”

Dal canto suo, con rigore, l’Asst l’ha riassunta così: “Casa di comunità, il primo via con l’assessore regionale”. Quello di oggi, in sostanza, è stato “il via ufficiale alla centrale operativa territoriale e ad alcuni servizi già operativi che rientreranno nel più ampio progetto della Casa di comunità”. Siam certi che le reazioni non tarderanno. Per l’azienda socio sanitaria territoriale erano presenti il direttore generale Ida Ramponi, il direttore sociosanitario Diego Maltagliati e il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi, oltre al direttore generale di Ats Val Padana Salvatore Mannino e al neo direttore del distretto cremasco Giuseppe Albini. Dopo la benedizione dello stabile a cura del cappellano dell’ospedale don Alberto Guerini, l’assessore ha risposto alle domande dei giornalisti. E di questi tempi, di entrambe, sembra vi sia un gran bisogno.

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