08-11-2021 ore 13:32 | Politica - Monte Cremasco
di Denise Nosotti

Monte. Viabilità e mobilità sostenibile da rivedere: le proposte di ‘Impegno Comune’

La decisione dell’amministrazione comunale di Monte Cremasco di installare una serie di dossi lungo la via centrale del paese ha creato non pochi malumori. In molti non ne comprendono l’utilità, essendo parecchi e a pochissimi metri di distanza l’uno dall’altro, mentre altri lamentano la scarsa sicurezza soprattutto per biciclette e furgoni. In che modo si sarebbe potuto ripensare la viabilità? Alcune proposte provengono dal gruppo ‘Impegno Comune’ guidato da Moreno Golani. Sono idee, valutazioni da poter, se si vuole, discutere coralmente per un paese sicuro e rispettoso dell’ambiente. 

 

 

La viabilità

‘Impegno Comune’ ha proposto di allungare, per circa 300 mt la strada di arroccamento a ridosso della Paullese che porta sulla via via Industriale. In questo modo, poiché i camion sarebbero dirottati sulla ‘tangenzialina’, si eviterebbe il passaggio dei mezzi pesanti anche sul primo tratto di via Garibaldi. Di conseguenza tutta l’arteria principale del paese potrebbe restare solo ad uso locale. Per garantire la sicurezza, si adotterebbero due telecamere di sorveglianza in Via Roma e all’ingresso di via Garibaldi. Gli autobus, per forza, devono entrare in paese. Tuttavia, si potrebbe spostare di 150 mt. Le due fermate, che attualmente sono davanti all’ex municipio, nella zona della scuola in via De Gasperi. Ci sarebbe maggiore spazio e sarebbero più funzionali. Così si eviterebbe che due bus effettuano le fermate davanti al vecchio municipio, generando problemi sia di traffico che di sicurezza soprattutto negli orari di entrata e uscita degli scolari. Non essendoci più lo scuolabus per il trasporto delle elementari (fa solo le medie), i pedoni sono aumentati e vanno, per questo, tutelati. 

 

Mobilità sostenibile

In molti paesi, anche quelli più piccoli come Campagnola, si sta verificando una vera e propria svolta green con la pianificazione di una serie di piste ciclo - pedonali che collegano tra di loro diversi paesi che si articolano anche verso la città di Crema. Vanno in questa direzione le proposte di ‘Impegno Comune’ per sviluppare tratti di ciclabili che collegherebbero Monte ai paesi limitrofi. “La proposta - dichiara il Golani - è di proseguire, per 300/350 mt circa (gran parte sul territorio di Monte), senza arrivare al rondò di Vaiano con la pista ciclo - pedonale di via Mariconti (che andrebbe riqualificata almeno per la segnaletica poco visibile), che si potrebbe dunque collegare a Vaiano e, in seguito a Bagnolo. Questo consentirebbe agli studenti delle medie che risiedono nella zona Nord e centrale del paese di raggiungere la scuola media in bicicletta, in sicurezza.. Senza contare le innumerevoli richieste di nostri concittadini che vorrebbero camminare in sicurezza.  Nella parte sud del paese - continua- si potrebbe completare la pista, di via De Gasperi proseguendo in via Carducci con modifica del marciapiede. Ciò permetterebbe di collegarsi ad una strada campestre esistente che consentirà di completare il collegamento sia con Postino di Dovera, che alla Madonna delle Assi. Sono proposte messe su un tavolo, di cui si potrebbe discutere”. 

 

Tari invariata

Il sindaco Lupo Stanghellini sul tema della mobilità sostenibile ha evidenziato i “costi elevati, sui 200/250 mila euro per il completamente dei tratti descritti e le difficoltà di coinvolgere i comuni limitrofi come Vaiano che si è dichiarato, a sua detta, non disponibile a collegarsi con Monte”. Sui temi della viabilità e mobilità sostenibile, il consigliere Golani ha interpellato anche Achille Zanini, sindaco al tempo del raddoppio della Paullese, per delucidazione in merito. Dovrebbe rispondere a breve. Altra questione che sta molto a cuore ai cittadini riguarda il mancato abbassamento della Tari (tassa rifiuti), come è invece avvenuto in altri comuni, a seguito soprattutto della crisi post pandemica. La maggioranza ha deciso, nonostante 150 mila euro di avanzo d’amministrazione 2020, di mantenere invariate le aliquote. ‘Impegno Comune’ ha dunque chiesto almeno di “suddividere in quattro rate i pagamenti”. La proposta è stata bocciata. 

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