08-07-2025 ore 21:02 | Politica - Crema
di Giovanni Colombi

Palazzetto, il sindaco: ''un nuovo impianto solo attraverso una partnership pubblico-privata''

Dopo le dichiarazioni della consigliera di Forza Italia, Laura Zanibelli, sulla mancata realizzazione di un nuovo palazzetto dello sport a Crema, arriva puntuale la risposta dell'amministrazione comunale. Come sottolineato dal sindaco Fabio Bergamaschi, “fare sport costa. Qualunque appassionato conosce le difficoltà delle società nella tenuta dei bilanci e in particolare a Crema sappiamo che, salvo qualche eccezione, non si registrano tradizioni di grande mecenatismo sportivo e che pertanto ogni stagione, sempre garantita con serietà dalle nostre società, è una conquista e l’esito di un continuo lavoro di ottimizzazione di risorse limitate. In un simile contesto, la decisione della Pallacanestro Crema di fondersi con Orzinuovi per affrontare il campionato nazionale di Serie B, unendo le forze e creando sinergie, credo sia una risposta intelligente e di prospettiva”.

 

Una criticità nota

“Se certamente lo scenario ideale avrebbe potuto essere quello di trovare a Crema investitori tanto solidi da garantire non solo le stagioni, ma anche la costruzione di un palazzetto, la realtà è differente e mi congratulo per questa operazione, animata da un sano realismo che non rinuncia all’ambizione di fare sport ad alto livello, ma anche in particolare, per la volontà di mantenere a Crema l’attività del settore giovanile, non disperdendo quel patrimonio anche educativo che rappresentano i vivai. È evidente come la mancanza di un impianto sportivo adeguato alla categoria rappresenti da tempo una criticità nota ed un limite, ma ricercare in ciò il capro espiatorio come fa la consigliera Zanibelli credo sia un esercizio non intellettualmente onesto. Perché un palazzetto, che deve tuttavia rimanere un obiettivo non solo della città, ma di tutto il cremasco, non basta a garantire quella sostenibilità, programmazione e lungimiranza che ha citato il presidente della Pallacanestro Crema Luca Piacentini per descrivere il senso della fusione. Serve, in altre parole, anche un progetto sportivo, ovvero in definitiva risorse adeguate agli obiettivi”.
 

Realizzazione di un nuovo impianto solo attraverso una partnership pubblico-privata
“Rimanendo al palazzetto – prosegue il primo cittadino - voglio ricordare che nel corso degli anni, il tema è stato spesso oggetto di promesse elettorali, anche da parte di amministrazioni precedenti. Ricordo, ad esempio, che durante il mandato del sindaco Bruttomesso – di cui la consigliera Zanibelli era assessore – si era pubblicamente annunciata la volontà di realizzare un nuovo palazzetto, in risposta alla necessità espressa dalla Pallavolo Reima, che, dopo la promozione in A1, fu costretta a cedere i propri diritti sportivi per l’impossibilità di disputare le partite a Crema, data l’assenza di una struttura a norma. In quel mandato amministrativo, nonostante le promesse spese in campagna elettorale, il palazzetto non fu mai realizzato. Diversamente, il nostro programma è stato chiaro e realistico: la realizzazione di un nuovo impianto avrebbe potuto concretizzarsi solo attraverso una partnership pubblico-privata, poiché il Comune non avrebbe potuto sostenerne la realizzazione in autonomia. Abbiamo lavorato concretamente per questa possibilità, interpellando attori economici, produttivi e istituzionali, anche in dialogo con la stessa società sportiva, con cui è stato promosso anche un incontro congiunto da me convocato per stimolare nuove sponsorizzazioni, ma la disponibilità di capitali e l’interesse imprenditoriale, purtroppo, non si sono manifestati in modo significativo”.

 

Spesa ingente e insostenibile per il bilancio comunale

“Si è valutata la possibilità di ampliamento della palestra Toffetti, si è dato seguito progettuale, ma a fronte di una spesa ingente e insostenibile per il bilancio comunale che supererebbe i tre milioni di euro, tra ampliamento, rifacimento del fondo e realizzazione dei parcheggi di servizio, Crema non avrebbe conseguito il risultato di ottenere un vero e proprio palazzetto, ma una grande palestra di mille posti gemella della Bertoni che non sarebbe comunque idonea per lo svolgimento dei campionati di vertice. Quindi sarebbe stata una spesa, oltre che al momento ingente ed insostenibile, non definitiva per la città e le sue società che tra basket e volley nel tempo hanno dimostrato di poter avere ambizioni di vertice. Rimane fermo il fatto che se domani mattina si presentasse alla porta un investitore serio, con un progetto credibile, troverebbe nel Comune di Crema le condizioni di favore per realizzare l’impianto. Al momento non ho visto le code, ma gli scenari mutano nel tempo e non è utopia immaginare che ciò possa accadere. Ritengo però sia più credibile ad anche stimolante dal punto di vista amministrativo immaginare nel futuro un ragionamento condiviso tra i Sindaci cremaschi su un’opera che certamente ha rilevanza sovracomunale, quanto ce l’ha la passione sportiva”.

 

Non servono slogan

“La questione di un nuovo palazzetto dello sport – spiega il consigliere con delega allo sport, Walter Della Frera - è da anni una necessità riconosciuta, ma mai risolta. Lo scorso anno, proprio per verificare la possibilità concreta di dare una risposta alla città, l’Amministrazione ha commissionato uno studio tecnico per valutare l’ampliamento della palestra Toffetti, con l’obiettivo di arrivare a una capienza di mille posti. È bene precisare che non si trattava di una nuova palestra, ma di un ampliamento dell’esistente. L’esito dello studio ha quantificato l’intervento in una cifra vicina ai tre milioni di euro. Si tratta di una spesa che, valutata in relazione alle capacità del bilancio comunale, è parsa oggettivamente troppo elevata per essere sostenuta in autonomia. Va ribadito che, contrariamente a quanto affermato dalla consigliera Zanibelli, l’amministrazione non ha mai promesso la costruzione di un palazzetto con risorse esclusivamente pubbliche. Abbiamo sempre indicato con trasparenza la necessità di una collaborazione con il privato, consapevoli delle dimensioni economiche dell’intervento. Siamo perfettamente consapevoli che Crema meriti strutture all’altezza delle proprie realtà sportive, ma al tempo stesso, riteniamo sia doveroso amministrare con senso di responsabilità, valutando ogni decisione alla luce delle effettive possibilità. Proprio per questo continueremo a lavorare per lo sviluppo dell’impiantistica sportiva, affiancando le società, sostenendo le attività giovanili e dando spazio agli sport che costituiscono un importante presidio educativo e sociale per la comunità cremasca. Non servono slogan: servono visione, impegno e realismo. Noi continuiamo a metterli in campo ogni giorno. Coscienti del fatto che in questi anni non ci sono state solo parole, parole, parole ma anche tanti fatti”.