08-01-2020 ore 09:45 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Qualità dell’aria, ‘a Crema è peggio di quella di Milano’. Limite sforato da oltre 10 giorni

“A Cremona c’è un’emergenza smog e quindi loro - i cremonesi - hanno fatto scattare il Piano d’azione antismog che ovviamente non è risolutivo ma certamente lenitivo per una situazione grave (che chiaramente non compete solo ai singoli Comuni) e molto importante dal punto di vista culturale”. Secondo Emanuele Coti Zelati e Paolo Losco (Sinistra), “a Crema la situazione è, nel migliore dei casi, ugualmente grave: ieri, per esempio, la qualità dell’aria di Crema era addirittura peggiore di quella di Milano. Sono i dati di Arpa: la concentrazione di PM10 a Milano è compresa tra i 50 e i 100 µg/m³ mentre a Crema è sopra i 100 µg/m³. Sono più di 10 giorni che a Crema stiamo sforando il limite”.

 

Proposte inascoltate”

I due esponenti della Sinistra, usciti dalla maggioranza che sostiene Stefania Bonaldi, sostengono che l’amministrazione comunale faccia orecchie da mercante: “Nel corso del tempo abbiamo protocollato interrogazioni, abbiamo fatto proposte tese a migliorare la qualità dell’aria, a limitare la circolazione dei veicoli più inquinanti, abbiamo sempre appoggiato la pedonalizzazione di porzioni della città e abbiamo chiesto, a più riprese, che Crema aderisse volontariamente al protocollo anti smog che Regione Lombardia prevede per i Comuni (come Cremona) inseriti in fascia 1 e 2 (Crema è in fascia 3). Ancora: niente”. In una nota stampa Losco e Coti Zelati riportano le dichiarazioni del 2017 dell’assessore assessore all’ambiente Matteo Piloni. “Leggerle ora – aggiungono – è paradossale”: “Siccome la Regione lascia soli i comuni, l’amministrazione di Crema, abituata da sempre a fare la sua parte, ha aderito volontariamente, così come fatto l’anno scorso, al protocollo elaborato da Regione Lombardia ed ora attua il protocollo, nella consapevolezza che creerà qualche disagio, certo, ma è anche l’unica cosa che possiamo fare nell'immediato, per affrontare quella che negli ultimi anni è diventata una vera e propria emergenza che coinvolge l'intera nostra pianura, e non solo”.

 

Il momento di agire”

“Sarebbe davvero il momento di smettere di scrivere post su Facebook e banalizzare ciò che gli altri fanno - lecitamente e doverosamente - notare e intervenire fattivamente sull’enorme problema di inquinamento ambientale che la città di Crema ha e che i cremaschi patiscono: è una questione fondamentale, urgente e non più rinviabile perché, al di là delle dichiarazioni che questa amministrazione continuamente rilascia, i fatti sono quelli descritti dai numeri di Arpa, sono molto preoccupanti e si ripetono ogni anno nell’indifferenza di Bonaldi e Gramignoli: quel poco che è stato fatto fino ad oggi è insufficiente esattamente come dimostrano i fatti”. Confrontando i dati sulla concentrazione del Pm10 (immagine sotto), è da sottolineare che restando comunque alti, i livelli sono stati mediamente più bassi (anche se di poco) rispetto al 2018. Per dovere di cronaca: la media annua 2018 è stata di 33.4876 µg/m³, quella del 2019 di 33.2109 µg/m³.

3604