07-07-2018 ore 18:50 | Politica - Crema
di Marilisa Cattaneo

Recesso Scrp. Fratelli d'Italia: 'Se il bilancio è florido i dipendenti possono stare tranquilli'

"Il bilancio della Società cremasca reti e patrimonio, come dichiarato dal presidente Pietro Moro, e' floridissimo e quindi i dipendenti non devono avere preoccupazioni per il loro futuro. Forse potrebbe allarmarsi il Consiglio d'amministrazione e i consulenti esterni per i loro sostanziosi emolumenti". Il tema è il recesso delle quote di Scrp da parte di alcuni sindaci cremaschi e questa volta a pronunciarsi è il coordinatore cremasco di Fratelli d'Italia Giovanni De Grazia. "Esprimiamo la nostra solidarietà ai sindaci accusati di essere irresponsabili per aver comunicato la loro volontà di uscire dalla società. Sono amministratori seri, preparati, eletti direttamente dalle loro comunità, alcuni al secondo mandato che legittimamente ritengono di non aver trovato in Scrp servizi coerenti al costo".

 

Gli incarichi e gli emolumenti

"Questi sindaci irresponsabili - prosegue il coordinatore - lamentano da tempo poca trasparenza nella gestione complessiva della partecipata, mancanza di comunicazione ed eccessivo uso di consulenze e incarichi esterni, pagati profumatamente. Come dar loro torto? L'arroganza dimostrata in questi anni da quei sindaci che detengono la maggioranza in Scrp è stata evidente nella gestione di molte situazioni".

 

Accantonamenti e problematiche

Per De Grazia "è sicuramente giuridicamente corretto ma non rispettoso nei confronti dei soci vendere 5 milioni di azioni A2A e informare successivamente l'assemblea, accantonando ben 700 mila euro per eventuali problematiche legate all'operazione A2A-LGH. Poco eleganti le affermazioni del sindaco di Casaletto Ceredano e coordinatore dell'area omogenea Aldo Casorati che paventa il rischio del licenziamento per i dipendenti, causati dall'uscita degli otto sindaci. Il bilancio e' floridissimo e quindi i dipendenti non devono avere preoccupazioni per il loro futuro. Forse potrebbe allarmarsi il Consiglio d'amministrazione e i consulenti esterni per i loro sostanziosi emolumenti".

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