Il sindaco di Rivolta d'Adda è, come era prevedibile, Fabio Calvi, medico condotto, sposato con Anna, due figli grandi, già vicesindaco e consigliere di minoranza, al suo secondo mandato con la lista di centrosinistra RivoltiAMO. Calvi ha vinto con 2.032 voti, seguito a distanza da Marianna Patrini con Noi per Rivolta con 1.253 (il 30% contro il 49% di Calvi) e Rivolta al Futuro con 826 voti.
Il consiglio comunale
In consiglio comunale entrano Andrea Vergani (futuro assessore, con il previsto botto di 256 preferenze), Carla Moretti (183), Elisabetta Nava (futuro vicesindaco con 161 preferenze), Fiorella Boschetti (probabile assessore, 135), Claudio Pellegrini (130), Francesca Mapelli (114), l'ex assessore Pietro Palella (83) e Marco Bosatra (66). In minoranza, Marianna Patrini, Romano Ogliari (Lega Nord, 138) ed Emanuela Regazzi, alla sua prima esperienza, con 114. Se non si dimetterà, per Rivolta al Futuro sarà in consiglio il solo Gualtiero Debernardi, candidato sindaco. Il primo dei non eletti è Mino Melini (148).
Alcune reazioni
Rivolta al Futuro l'ha presa con filosofia, e dichiarato: "Questi voti ci consentiranno di proseguire il nostro cammino e le nostre battaglie, sempre in mezzo alla gente. Certamente abbiamo commesso errori. Forse il cambiamento richiede tempo. Ci auguriamo che i cittadini, prima o poi, possano avere una nuova occasione per attuarlo perché è come una cometa, passa ogni mille anni". Tra le fila di RivoltiAMO c'è entusiasmo: la vittoria è stata schiacciante. Come ha commentato Vergani: "È bello, anzi bellissimo veder riconosciuto il lavoro svolto in 5 anni. Concretezza, educazione e tanta tanta buona volontà". Da Noi per Rivolta silenzio, se non da parte di Ivan Losio: "Grazie a tutti i rivoltani che hanno espresso la loro fiducia nella proposta amministrativa mia e del mio gruppo. Il verdetto popolare ha stabilito che siano altri ad occuparsi di Rivolta d'Adda".